Perché le spose indossano il velo: ecco quando e come è nata la tradizione di indossare l'accessorio più iconico

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di Francesca Argentati

29 Maggio 2024

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Il velo è di certo uno degli ornamenti più romantici e iconici di un abito da sposa, ma non tutti conoscono le origini di questa tradizione. Ecco perché e da quando viene indossato dalle donne nel giorno del matrimonio.

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La prima testimonianza del velo nuziale arriva dall'Impero Romano

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Per raggiungere l'altare e pronunciare il fatidico sì, ogni donna sogna l'abito perfetto: le più tradizionali opteranno per il classico abito bianco, che può avere varie forme a seconda delle preferenze, con un immancabile velo nuziale a incorniciare il vestito più importante che si possa indossare nella vita. Alcune, tuttavia, scelgono di rinunciarvi, altre optano per la versione corta, mentre le più romantiche sceglieranno il velo dal lungo strascico. In ogi caso, questo accessorio per molte irrinunciabile rappresenta la componente più antica dell'abbigliamento nuziale femminile. Proprio così: il velo ha una lunga e articolata storia, che ancora oggi arricchisce e completa l'abito da sposa con la sua delicatezza ed eleganza.

Non tutti concordano sulle sue origini, risalenti a centinaia di anni fa. Sebbene il primo velo rinvenuto appartenga all'Impero Romano, c'è chi sostiene che siano apparsi precedentemente nell'antica Grecia. In ogni caso, per gli antichi Romani il velo rappresentava una sorta di protezione per la sposa, che indossandolo sarebbe stata al riparo da eventuali entità invisibili e malvage. In generale, serviva a tenere alla larga qualsiasi cosa avrebbe potuto compromettere la felicità della donna che si avvicinava a diventare moglie.

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Nell'antichità i veli nuziali non erano bianchi

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A differenza di quanto si potrebbe immaginare, nell'antichità i veli non erano di colore bianco. In molti casi, infatti, questi ornamenti nuziali erano di colore rosso e venivano definiti flammeum, ovvero "color fiamma". Questa scelta cromatica aveva una doppia funzione: quella di distinguere la sposa dalle altre donne presenti al matrimonio e di farla sembrare circondata dalle fiamme, immagine che avrebbe tenuto alla larga le entità malevole.

A sua volta, il velo rosso portò a un'altra tradizione che non è mai tramontata: questo colore, a differenza del bianco, rende ancora più difficile la vista per la sposa, che aveva quindi bisogno di essere scortata fino all'altare da qualcuno di molto fidato. Esatto, proprio il padre, come spesso accade ancora oggi. Tuttavia, durante il XVIII secolo, i veli nuziali passarono temporaneamente di moda. Le spose, per un periodo, preferirono indossare copricapi come cuffie e diademi, ma nel XIX secolo la regina Vittoria li riportò alla ribalta quando sposò il principe Alberto nel 1840.

La nascita dell'iconico e tradizionale velo nuziale bianco

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Fu la prima sposa a indossare un velo bianco abbinato a un abito bianco in Inghilterra e nelle regioni limitrofe. A quel punto, i veli rossi vennero ben presto dimenticati in virtù di quelli candidi, la cui lunghezza era sinonimo di prestigio. Quello della regina Vittoria misurava 3,6 metri circa. Le donne di tutto il mondo vollero imitarla e diedero vita alla tradizione che sopravvive ancora oggi.

Il velo bianco è stato e rimane un accessorio di moda dell'intero abbigliamento nuziale, ma ogni donna sceglie il tessuto e la lunghezza che più rispecchia il proprio stile, o persino di non indossarlo affatto. Che la scelta sia dovuta al rispetto di una tradizione o a un vezzo estetico, di certo questo iconico componente nuziale è ben lontano dall'essere superato e dimenticato.

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