Cosa fare quando l'olio in cucina prende fuoco: non mettere la padella sotto il rubinetto
Usare l'olio per friggere in cucina richiede la massima attenzione per evitare spiacevoli imprevisti come potenziali incendi. Se questo dovesse verificarsi, cosa fare per arginare le fiamme tempestivamente?
Incendi in cucina dovuti al grasso e all'olio: come succede
In cucina, gli incendi dovuti al grasso possono verificarsi quando l'olio o il grasso stesso si surriscaldano al punto da prendere fuoco. A quel punto, le fiamme possono divampare molto rapidamente se non si interviene nel modo corretto e soprattutto veloce. Queste situazioni possono essere particolarmente pericolose perché il liquido in combustione può schizzare ovunque e propagare le fiamme in altri punti infiammabili della cucina, andando ben al di là della padella o del forno.
A quel punto, cercare di spegnerle può diventare un bel problema. Il grasso e l'olio, infatti, sono sostanze estremamente infiammabili, motivo per cui richiedono la massima attenzione tra i fornelli. I vari tipi di oli hanno punti di infiammabilità diversi, ovvero prendono fuoco a temperature differenti, che vanno dai 160° ai 270° circa, ma tutti sono in grado di bruciare, senza eccezione. Per questo motivo, è fondamentale capire quando si stanno surriscaldando troppo onde evitare spiacevoli conseguenze: se noti l'olio bollire e fare fumo, è il momento di passare al fuoco lento. In caso contrario, gli oli fumanti possono prendere fuoco nel giro di trenta secondi.
Se questo dovesse accadere, qual è la cosa migliore da fare?
Cosa fare per spegnere un incendio dovuto all'olio
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Molti, davanti a una situazione del genere, potrebbero agire d'istinto e cercare di arginare l'incendio usando il metodo più logico e standard: l'acqua. In realtà, in questi casi va assolutamente evitata.
Ciò che va fatto immediatamente, seguendo questo ordine, è spegnere il fuoco, coprire la pentola, la friggitrice, il forno o la padella con un coperchio di metallo e spegnere il fuoco usando del bicarbonato di sodio, del sale oppure un estintore.
Per spegnere o limitare il fuoco, è necessario eliminare almeno uno degli elementi che scatenano l'incendio: combustione, ossigeno e fonte di calore.
Nel caso di incendi in cucina dovuti al grasso, buttare acqua sul fuoco significherebbe provocare schizzi infiammati in varie direzioni, col rischio di peggiorare la situazione. Per lo stesso motivo, evitare anche di spostare la pentola o la padella in fiamme dalla postazione. Il bicarbonato di sodio, immancabile in ogni cucina, funziona perché quando viene surriscaldato rilascia anidride carbonica, la quale aiuta a spegnere il fuoco.
Il sale, invece, crea una sorta di barriera tra le fiamme e l'aria, privandolo dell'ossigeno necessario per divampare. In ogni caso, servono quantità molto abbondanti di entrambi gli ingredienti per riuscire a spegnere completamente il fuoco e potrebbe essere più funzionale ricorrere velocemente a un coperchio per coprire e isolare le fiamme o un estintore, meglio se di classe K. Evitare quelli a sola classe A, poiché sono a base di acqua.
Come prevenire un incendio quando si frigge
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Se sale e bicarbonato sono efficaci nell'arginare questi tipi di incendi, evitare ingredienti come farina e lievito, che al contrario alimenterebbero il fuoco. Per prevenire un incendio in cucina a causa dell'olio, è importante conoscere i punti di infiammabilità del liquido, ma anche monitorare attentamente i fornelli senza mai allontanarsi.
L'olio da cucina, a prescindere dalla tipologia, va surriscaldato molto lentamente per evitare la combustione improvvisa. Inoltre, è importante tenere pulito l'intero piano di cottura e il forno, rimuovendo accumuli di grasso e sporcizia. Libri di ricette, tovaglioli di carta e simili dovrebbero essere tenuti a distanza di sicurezza dai fornelli, mentre, al contrario, un coperchio capiente dovrebbe essere sempre posizionato nelle vicinanze. Qualora dovesse servire tempestivamente, non sarà necessario cercarlo.
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