Scoperto l'odore di un pianeta non lontano dalla Terra dove piove vetro fuso: sa di "uova marce"
ESA/Hubble/Wikimedia commons - CC BY 4.0
Non possiamo raggiungere gli esopianeti, situati al di fuori del nostro sistema solare, ma siamo in grado di scoprirne l'odore: uno di questi odora di uova marce, ha rilevato un nuovo studio.
HD 189733 b, il "Giove caldo" a 64 anni luce da noi
Gli esseri umani associano l'odore di zolfo a quello di uova marce e dovrebbero tapparsi il naso sull'esopianeta che, secondo gli scienziati, ha un'atmosfera che ricorda proprio questa "fragranza". Il mondo alieno in questione è un esopianeta gioviano caldo chiamato HD 189733 b e lontano 64 anni luce dalla Terra: una distanza relativamente vicina, se si considera la sua ubicazione al di fuori del nostro sistema solare.
Grazie al telescopio James Webb, è stato possibile scoprire che è circondato da un'atmosfera carica di idrogeno solforato, il che lascia facilmente supporre e immaginare l'odore che si potrebbe respirare. HD 189733 b si trova a una distanza tredici volte più breve dalla sua stella madre rispetto a quella di Mercurio dal Sole, il che lo rende un pianeta "infernale", come viene descritto. Un Giove particolarmente caldo e gassoso situato nella costellazione della Volpetta, che completa un'orbita intorno alla sua stella in soli due giorni terrestri. Questo significa che la sua temperatura si avvicina ai 925°: di certo invivibile per gli esseri umani, al di là dell'odore che emana. Ma questa non è l'unica particolarità bizzarra dell'esopianeta in questione.
L'esopianeta che odora di uova marce e su cui piove vetro fuso
Roberto Molar Candanosa/Johns Hopkins Univeristy
Prima di scoprire l'odore di HD 189733 b nel nuovo studio, gli scienziati avevano svelato che, con grande probabilità, sull'esopianeta si verificano piogge di vetro fuso, che potrebbe derivare da venti che spingono lateralmente il materiale a una velocità che può raggiungere gli 800 km orari, tre volte superiore a quella di un uragano terrestre di categoria 5. Proprio le "stranezze" di questo mondo alieno hanno portato i ricercatori a rivolgergli nuova attenzione utilizzando il James Webb.
Le nuove osservazioni hanno permesso di misurare l'anidride carbonica, i metalli pesanti presenti nella sua atmosfera, la quantità di acqua e di ossigeno. Così, hanno scoperto la presenza di acido solfidrico, che sul nostro pianeta viene emesso dai vulcani e dalla materia organica in fase di decomposizione. Si tratta di un gas altamente infiammabile, nocivo e privo di colore. Per gli scienziati non è stata una vera e propria sorpresa: si sospettava già HD 189733 b, in quanto gigante gassoso, potesse contenere questa molecola, presente anche su Urano e Giove. Tuttavia, finora questo gas era stato rilevato raramente al di fuori del sistema solare, se non nello spazio che intercorre tra le stelle.
Alla ricerca di altri mondi con acido solfidrico
Guangwei Fu, astrofisico della Johns Hopkins University, Maryland, ha definito la scoperta dell'acido solfidrico sull'esopianeta come un significativo "trampolino di lancio per trovare questa molecola su altri pianeti e per comprendere meglio come si formano i diversi tipi di mondi." Lo zolfo, ha spiegato Fu, è un elemento essenziale per la costruzione di molecole complesse ed è fondamentale per la stragrande maggioranza delle forme di vita terrestri.
Tuttavia, la presenza di vita aliena su HD 189733 b è quasi certamente da escludere, per via delle temperature eccessivamente elevate, ma anche per le condizioni meteorologiche. Il fatto che sull'esopianeta ci sia idrogeno solforato, però, porta a considerare che altri mondi al di fuori del nostro sistema solare potrebbero contenerlo, insieme a potenziali forme di vita aliena. Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di osservare altri pianeti caldi simili a Giove con l'aiuto del James Webb per valutare la presenza dello stesso gas.