Trovate nuove prove di possibile vita antica su Marte: raccolti i campioni da portare sulla Terra

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di Francesca Argentati

26 Luglio 2024

Il modello ingegneristico gemello del rover Perseverance e un'immagine a colori reali di Marte

NASA/JPL-Caltech/Wikimedia commons - Public domain / ESA & MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/RSSD/INTA/UPM/DASP/IDA/Wikimedia commons - CC BY-SA 3.0 igo

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Il rover Perseverance della NASA continua la sua missione su Marte alla ricerca di prove che possano rivelare l'antica presenza di vita aliena sul pianeta rosso: arriva una nuova spiazzante scoperta.

Perserverance trova una roccia a forma di freccia su Marte

Una strana roccia, la cui conformazione somiglia alla punta di una freccia, ha catturato l'attenzione del rover Perseverance della NASA, in missione su Marte per cercare segni di una remota vita aliena. Sebbene l'esistenza dei marziani non sia ancora stata dimostrata, sono emersi elementi che potrebbero comprovare la loro presenza sul pianeta rosso miliardi di anni fa.

A renderlo noto è l'agenzia spaziale americana, dopo che Perseverance ha scoperto questa roccia coperta da macchie e ricca di "vene". Gli scienziati hanno scelto un nome particolare per questo masso, Cheyava Falls, come una delle cascate del Grand Canyon. Ma cos'ha di speciale e perché potrebbe fornirci la prova di un'antica vita aliena su Marte, che un tempo avrebbe potuto essere stato abitabile?

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Roccia marziana coperta di macchie: possibili tracce di vita fossile

Cheyava Falls sembra racchiudere al suo interno composti organici e questo potrebbe indicare tracce di vita microbica risalente ai tempi in cui su Marte c'era l'acqua. Perseverance ha trovato la roccia nella parte nord della valle della Neretva, dove in passato scorreva un fiume che sfociava nel cratere Jezero. "Queste 'macchie di leopardo' su una roccia marziana sono indizi che indicano probabilmente i migliori segni di antica vita microbica che abbiamo trovato finora su Marte. Per saperlo con certezza, dobbiamo studiare la roccia nei laboratori sulla Terra" si legge sul profilo X del Jet Propulsion Laboratory della NASA.

Il percorso del rover, come ha spiegato l'amministratore associato per la Science Mission Directorate, Nicola Fox, è stato progettato per fare in modo che possa raggiungere le zone marziane dove si ritiene che possano trovarsi i campioni scientifici più interessanti. "Questo viaggio attraverso il letto del fiume Neretva Vallis ha dato i suoi frutti, perché abbiamo scoperto qualcosa che non avevamo mai visto prima e che offrirà ai nostri scienziati moltissimo da studiare."

Nuove prove di vita antica marziana: raccolti i campioni

Dal canto suo, Perseverance ha "dichiarato" sul suo profilo X: "Sono venuto su Marte con un compito da svolgere: trovare e campionare le migliori rocce per futuri studi nei laboratori sulla Terra. Terrò al sicuro questo speciale nucleo di roccia, e gli altri della mia collezione, finché una futura missione non arriverà a portarli sulla Terra per ulteriori studi."

La roccia, che misura 90 cm per 60 cm, si differenzia dalle altre di colore rosso che si trovano su Marte proprio per le numerose macchie bianche e nere che la ricoprono. Le parti nere contengono fosfato e ferro, come le rocce terrestri sulla cui superficie si trova vita microbica fossilizzata. Proprio questo ha acceso la speranza degli scienziati nel poter, forse, confermare l'antica vita dei microbi marziani, anche se si dovrà attendere il ritorno dei campioni sul nostro pianeta tra qualche anno per avere una risposta certa.

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