Finalmente sappiamo perché piante così diverse tra loro hanno le spine: la rivoluzionaria scoperta dei biologi
Freepik
Le rose, si sa, sono bellissime, ma hanno le spine, così come molte altre piante e colture molto diverse tra loro: proprio questo rappresenta un mistero da moltissimo tempo, che finalmente gli scienziati sono riusciti a risolvere.
A cosa servono le spine delle rose
Dopo 400 milioni di anni, i biologi sono riusciti a capire perché le rose, fiori meravigliosi e simbolo d'amore, hanno le tanto vituperate spine così come diverse piante che sembrano non avere niente in comune tra loro. Proprio la simbologia di questi fiori e questa loro particolarità hanno ispirato poesie e canzoni nel tempo, sebbene le rose non siano le uniche a possedere queste pungenti protuberanze.
La funzione delle spine, che hanno fatto la loro comparsa in diverse specie floreali e vegetali, è quella di difendere piante e fiori dalle creature erbivore. Tuttavia, gli scienziati non sono mai riusciti a capire fino in fondo perché siano comparse in specie così apparentemente lontane tra loro, comprese alcune melanzane. Perlomeno, finora: il CSHL, Cold Spring Harbor Laboratory di Huntington, Ney York, ha finalmente trovato la risposta, rivoluzionando il mondo della biologia naturale.
Le spine di piante diverse provengono da un'unica antica famiglia
Freepik
Gli autori del nuovo studio hanno scoperto che le spine di piante molto diverse tra loro hanno avuto origine dalla stessa famiglia genetica, evolvendosi poi in colture diverse nell'arco di milioni di anni. James Satterlee, autore principale della ricerca, ha deciso di approfondire la questione dopo aver visitato il campo di solanacee del ricercatore Zachare Lippman, suo supervisore. Proprio in quella circostanza, ha notato che numerose di queste piante da fiore erano dotate di spine molto visibili e pronunciate. A quel punto, "ho chiesto 'cosa sappiamo al riguardo? Si è scoperto che non sapevamo quasi nulla."
Con l'aiuto degli scienziati spagnoli, Satterleee ha iniziato a esaminare le melanzane, arrivando a individuare una famiglia di geni detta LONELe GUe (LOG), in grado di produrre un ormone che si occupa della divisione e della proliferazione delle cellule. Determinate mutazioni del gene fanno sì che alcune melanzane non siano dotate di spine. Quindi, i geni LOG potrebbero aver determinato la presenza evidente o la scomparsa delle spine nelle varie tipologie di piante nel corso del tempo?
Scienziati trovano il modo di inibire la crescita delle spine nelle rose
Per rispondere a questa domanda, Lippman e Satterleee hanno avviato un'indagine con la collaborazione di Mohammed Bendahmane, direttore di ricerca dell'INRAE, Francia, per inibire la comparsa delle spine nelle rose, grazie anche agli elementi forniti da ricerche precedenti e reclutando scienziati a livello globale. Grazie al New York Botanical Garden, hanno potuto studiare fiori con e senza spine, mentre i biologi della Cornell University hanno modificato il genoma per rimuovere le protuberanze dall'uvetta del deserto australiana.
Nel frattempo, uno scienziato francese ha eliminato le spine dalle rose. Nel complesso, il team internazionale ha individuato circa 20 famiglie le cui spine sono generate ai geni correlati al LOG. Questi risultati non solo consentono di programmare piante sprovviste di spine, ma sono anche riusciti a risolvere il grande dilemma sul perché specie così diverse e lontane tra loro abbiano sviluppato caratteristiche similari in modo indipendente.