Nuova luce sull’evoluzione dei trichechi: scoperto un fossile che risale a due milioni di anni fa
Jaime Bran - Natural History Art & Illustration/Facebook
I trichechi sono alcuni fra i mammiferi marini più conosciuti, grazie alla loro stazza e alle due grandi zanne in avorio. Oggi il loro areale comprende Alaska e Groenlandia, Stretto di Bering e Mare del Nord, ma nulla oltre il circolo polare artico, o poco più. In passato, però, diverse specie simili ai trichechi abitavano un’area molto più ampia, come sembra confermare la scoperta di un fossile nel Suffolk, in Inghilterra. Vediamo di cosa si tratta.
Scoperto un fossile di tricheco lungo le coste del Regno Unito: risale a due milioni di anni fa
Con il nome Ontocetus posti, questa specie rinvenuta lungo le coste del Regno Unito è strettamente imparentata con i trichechi moderni. Da un certo punto di vista, possiamo anche considerarla una sorta di fase intermedia nella filogenesi dei trichechi o comunque della famiglia Odobenidae. Uno degli aspetti di questo animale è la presenza di alimentazione per suzione, ossia quel metodo che permette di succhiare i molluschi direttamente dalle conchiglie. Oggi è presente, ma a quando risale?
Secondo i ricercatori, che hanno condiviso i loro risultati in uno studio pubblicato su PeerJ, persino Ontocetus posti doveva alimentarsi in questo modo, sebbene mancasse ancora di alcune specializzazioni odierne. Per esempio, la specie estinta presenta una piccola zanna sulla mascella inferiore, la cui mancanza nei trichechi moderni facilita la suzione.
Pressioni evolutive
Boisville et al./PeerJ - 2024
Che lo studio di Ontocetus posti possa essere utile a comprendere meglio l’alimentazione a suzione dei trichechi moderni è indubbio. Questi ultimi sono infatti fra i mammiferi più specializzati in assoluto: come accennato nel paragrafo precedente, infatti, riescono a creare un vuoto attorno a una conchiglia ed estrarre il suo contenuto con l’uso del solo apparato boccale.
Si tratta di un’abilità sviluppatasi lungo un ampio arco evolutivo che, secondo i ricercatori, ha portato da animali simili a lontre ai moderni trichechi. In mezzo, come avviene per la nostra filogenesi, ci sono tantissime forme che presentano caratteristiche intermedie, ma che non sono dei veri e propri anelli mancanti. Ontocetus posti rappresenta una di queste specie, già adattata a una forma primitiva di alimentazione a suzione ma non ancora specializzata.
L’origine dei trichechi
Volendo sintetizzare l’evoluzione dei trichechi, si parte da animali terrestri che, con il passare delle generazioni, si sono adattati alla vita acquatica e hanno perso tutti i loro denti. A parte le due enormi zanne, utilizzate nella competizione con gli altri maschi, i trichechi non hanno infatti bisogno di denti proprio per la loro alimentazione a suzione. Da un certo punto di vista, quindi, possiamo dire che l’aspetto odierno del tricheco è dovuto proprio a questa dieta, dieta che anche i suoi “antenati” presentavano.
Non è facile tuttavia comprendere appieno la filogenesi di questi mammiferi, e di conseguenza il posto di specie come Ontocetus posti. Sappiamo che in passato esistevano tantissime specie di trichechi, o simili, e che il loro areale non copriva soltanto il circolo polare artico ma si spingeva molto più a sud, probabilmente in (quasi) tutto l’emisfero boreale. Con il tempo, l’estinzione di Ontocetus posti e delle altre specie ha lasciato il moderno tricheco come unico rappresentante della famiglia Odobenidae. Eppure, dopo quasi due milioni di anni, anch’esso conduce uno stile di vita simile a quello del suo “antenato”, ma molto più a nord.