Un nuovo studio aiuta a risolvere il mistero sull'asteroide che portò all'estinzione dei dinosauri

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di Francesca Argentati

16 Agosto 2024

Freepik

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Nuove notizie sull'oggetto celeste che precipitò sul nostro pianeta 66 milioni di anni fa, causando l'estinzione dei dinosauri. Uno studio ha scoperto di cosa si tratta veramente.

Impattatore di Chicxulub, le vere origini

A causare l'estinzione dei dinosauri fu una roccia spaziale precipitata sulla Terra, ma sulla quale ha sempre aleggiato un grande mistero. L'oggetto celeste, chiamato impattatore di Chicxulub, ha sollevato annosi dubbi tra gli scienziati, che lo hanno sempre ritenuto un asteroide o una cometa. Tuttavia, le ricerche degli ultimi tempi hanno convalidato l'ipotesi che il masso largo oltre 9 chilometri facesse parte di una famiglia di asteroidi che hanno origine dopo l'orbita gioviana e che entrano in contatto con la Terra molto difficilmente.

Un nuovo studio, con a capo il ricercatore Mario Fischer-Gödde dell'Università di Colonia, Germania, ha portato ulteriori prove al riguardo, trovando del rutenio nei resti geologici dell'antico impatto. Si tratta di un elemento che si trova in quantità ridottissime nella crosta terrestre, ma che è invece molto presente negli asteroidi.

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A causare l'estinzione dei dinosauri fu un asteroide carbonioso

Pixabay

Cercando tipi di rutenio nell'impatto di Chicxulub, gli scienziati hanno esaminato lo strato di detriti distribuito globalmente dopo l'impatto, definito "confine Cretaceo-Paleogene", trovando uniformemente elementi appartenenti agli asteroidi carbonacei, che contengono elevate quantità di carbonio. Come ha spiegato Fischer-Gödde, "la firma isotopica di rutenio che misuriamo non può essere altro che un asteroide carbonioso."

Sebbene studi precedenti abbiano rilevato firme chimiche associabili a un asteroide carbonioso di tipo C, il team, come detto, si è concentrato sul rutenio. Dal momento che sulla Terra è una tale rarità, sono sufficienti minuscole quantità per risalire a questo tipo di roccia spaziale. Gli scienziati hanno misurato questo elemento in cinque diversi impatti provocati da asteroidi da 541 milioni di anni fa a oggi: in tutti i casi, gli eventi sono risultati associabili agli asteroidi silicei, un gruppo di corpi celesti che ha origine tra Marte e Giove. Molto più vicini, quindi, rispetto ai carbonacei. Ecco perché, ha sottolineato Fischer-Gödde, "finora, Chicxulub sembra essere un caso unico e raro di un asteroide di tipo carbonioso che colpisce la Terra. Il rutenio che troviamo in questo strato deriva quasi al 100% dall'asteroide."

I campioni dello strato esaminato provengono da Spagna, Italia e Danimarca e tutti presentano la stessa composizione di rutenio, diversa da quella terrestre e quindi non derivante, come ipotizzato in precedenza, dalle eruzioni dei vulcani dei Trappi del Deccan. Inoltre, gli isotopi di rutenio nei campioni esaminati differiscono da quelli dei frammenti di comete.

Asteroide che pose fine all'era dei dinosauri: altre domande

Ma come ha fatto un asteroide carbonioso di tali dimensioni a schiantarsi sulla Terra? La risposta a questa domanda è ancora dubbia, anche se si teorizza che, sebbene si sia formato dopo l'orbita di Giove, possa essere stato spinto sul bordo esterno della fascia di asteroidi tra Marte e Giove dove si trova oggi un gruppo di asteroidi carboniosi. All'epoca, l'instabilità gravitazionale di un giovane sistema solare potrebbe aver causato questo spostamento.

In ogni caso, restano ancora molte domande aperte circa l'impatto di Chicxulub: un esempio è in che modo possa aver favorito l'insorgere di nuova vita, portando nel suolo terrestre elementi chiave alla formazione di nuovi esseri viventi. Ma come sarebbe la Terra, oggi, se non fosse mai precipitato? "Probabilmente dovremmo dare un po' più valore al fatto che siamo qui e che questa forse sia una fortunata coincidenza" è la risposta di Fischer-Gödde.

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