Trovate le prove della "Terra a palla di neve" su rocce che risalgono a 700 milioni di anni fa

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di Gianmarco Bonomo

21 Agosto 2024

Rappresentazione della Terra a palla di neve, come doveva apparire dallo spazio

Oleg Kuznetsov/Wikimedia Commons - CC BY-SA 4.0

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Gli ultimi decenni hanno visto una maggiore comprensione della storia geologica del nostro pianeta: oggi possiamo risalire a eventi che si sono verificati centinaia di milioni, se non miliardi, di anni fa. Fra questi eventi, uno dei più affascinanti è senza dubbio quello della Terra a palla di neve, un’era in cui il nostro pianeta era completamente ricoperto di ghiaccio. Si tratta di una teoria abbastanza diffusa nella comunità scientifica, ma di cui alcuni ricercatori potrebbero aver trovato una testimonianza tanto eccezionale quanto rara. Vediamo di cosa si tratta.

Trovate rocce che confermano la teoria della Terra a palla di neve

Siamo fra l’Irlanda e la Scozia, dove una particolare formazione rocciosa potrebbe costituire una delle prove più complete della Terra a palla di neve. A fare la scoperta un team di ricercatori dell’University College London, che ha pubblicato i risultati sulla rivista Journal of Geological Society. Secondo lo studio, questa formazione rocciosa è composta da strati che si sono formati fra 662 e 720 milioni di anni fa, durante la glaciazione sturtiana. Queste le parole dei ricercatori in merito alla scoperta:

Gli strati di roccia esposti sui Garvellachs sono unici al mondo. Sotto le rocce depositate durante il freddo inimmaginabile della glaciazione sturtiana ci sono 70 metri di rocce carbonatiche più vecchie formatesi in acque tropicali. Questi strati registrano un ambiente marino tropicale con una fiorente vita cianobatterica che gradualmente è diventata più fredda, segnando la fine di un miliardo di anni di clima temperato sulla Terra.

In particolare, uno sperone roccioso sulle isole Garvellachs, in Scozia, sembrerebbe dimostrare il repentino cambiamento che portò da un clima temperato a una Terra ricoperta di ghiaccio, come una palla di neve.

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Una Terra a palla di neve, 700 milioni di anni fa

Paesaggio tipico del periodo glaciale conosciuto come Terra a palla di neve

NOAA At The Ends of the Earth Collection - Public Domain

Dimostrare la teoria della Terra a palla di neve non serve soltanto per conoscere meglio la storia del nostro pianeta, ma anche per comprendere l’evoluzione delle forme di vita. Da organismi unicellulari e alghe, infatti, si è passati a forme molto più complesse e all’esplosione del Cambriano: la Terra a palla di neve, insomma, potrebbe costituire un momento fondamentale per l’evoluzione della vita sul nostro pianeta. Il problema è capire con quali modalità e secondo quali fenomeni.

Una teoria piuttosto condivisa vede nel freddo estremo uno dei fattori che hanno portato gli organismi unicellulari a cooperare fra loro, formando i primi organismi pluricellulari. Allo stesso tempo, la velocità di questa evoluzione si spiegherebbe con i tempi relativamente brevi di espansione e ritiro dei ghiacci, grazie all’effetto albedo. In pratica, più ghiaccio c’è sulla superficie terrestre, più questa riflette i raggi solari e quindi si raffredda: un circolo vizioso, o virtuoso a seconda delle prospettive.

Dove cercare le prove della Terra a palla di neve

Il team dell’University College London è arrivato a queste conclusioni dopo aver raccolto campioni di arenaria dalle formazioni rocciose fra l’Irlanda settentrionale e la Scozia. In seguito, i ricercatori hanno analizzato alcuni minerali contenuti nella roccia chiamati zirconi, la cui particolarità è la possibilità di datazione grazie alla presenza di uranio che decade in piombo a intervalli regolari. Questi campioni si sono formati fra 662 e 720 milioni di anni fa, proprio all’inizio del periodo cryogeniano.

Se i risultati dello studio verranno confermati da ulteriori ricerche, potremmo trovarci davanti a una prova inconfutabile della Terra a palla di neve. D’altronde, appare abbastanza chiaro come dagli organismi semplici precedenti si sia passati a organismi più complessi. In mezzo ai due periodi, c’è un pianeta ricoperto dai ghiacci che, una volta sciolti, hanno portato a uno dei più grandi cambiamenti mai visti sulla Terra.

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