Niente più banane sui banchi del supermercato in futuro: potrebbero estinguersi, ma i ricercatori hanno un piano per impedirlo
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Tutti conosciamo le banane, un frutto estremamente nutriente e fra i più diffusi al mondo, eppure allo stesso tempo ne sappiamo pochissimo. Tecnicamente, infatti, non si tratta di un frutto bensì di una bacca, selezionata negli anni per ottenere la varietà che tutti apprezziamo, chiamata Cavendish. Il problema è che da diversi anni questa varietà di banane è a rischio estinzione, a causa di un fungo che decimò le piantagioni della varietà più diffusa negli anni 50. Un gruppo di ricercatori potrebbe tuttavia aver capito come contrastare la diffusione del fungo, e salvare così le banane moderne. Ci riuscirà?
Perché le banane sono a rischio estinzione?
Le banane che tutti oggi conosciamo e mangiamo appartengono alla varietà definita Cavendish, e sono tutte dei cloni di un unico organismo. Non si tratta di una grandissima novità nel settore delle coltivazioni, e anche altri frutti che consumiamo possono essere dei cloni, come per esempio nel caso di ananas e fichi. Che le banane siano cloni permette di avere frutti senza semi, sempre uguali e quindi facilmente commercializzabili, ma ha anche degli svantaggi.
La poca varietà genetica per esempio aumenta il rischio di funghi e parassiti, come d’altronde successo negli anni 50 per le banane di varietà Big Mike. Ad oggi, anche le banane Cavendish sono a rischio di estinzione, per via di un patogeno fungino denominato Fusarium oxysporum f.sp. cubense (Foc) razza tropicale 4 (TR4), spesso abbreviato come Foc TR4. Il problema è ormai noto da decenni, così come anche il pericolo per i campi di banani: una volta che il fungo li infetta, non può più essere eliminato.
Uno studio per contrastare il rischio di estinzione delle banane
Maymon et al. 2020/Scientific Reports
Se negli anni '50 il mercato ha preferito la varietà Cavendish, più resistente ai patogeni, alla varietà Big Mike, oggi non può essere questa la soluzione. Alcuni ricercatori dell’Università del Massachusetts Amherst hanno quindi analizzato il problema dal punto di vista genetico, pubblicando i risultati del loro studio sulla rivista Nature Microbiology.
Secondo gli autori della ricerca, la grande diffusione del fungo Foc TR4 è dovuta alla sua capacità di modificare il proprio genoma in modo da infettare specifiche piante ospiti. Per questa ragione, è fondamentale comprendere come il patogeno funzioni a livello molecolare, così da contrastare l’infezione e rallentare la sua diffusione, prevenendo allo stesso tempo l’estinzione della banane Cavendish. Il team di ricercatori ha quindi dedicato oltre 10 anni a studiare il genoma di Foc TR4, e potrebbe aver trovato una soluzione.
Una soluzione per salvare le banane?
Foc TR4 contiene alcuni geni collegati alla produzione di monossido di azoto, un gas che pare contribuire alla virulenza del fungo. Oltre a questo, però, non è semplice trovare una connessione chiara e diretta fra le attività genetiche del patogeno e l’infestazione delle banane Cavendish. Eppure, il collegamento c’è: i ricercatori hanno infatti eliminato due geni fondamentali nella produzione di ossido nitrico e, di conseguenza, si è ridotta anche la virulenza di Foc TR4. Queste le parole del coautore dello studio Yong Zhang:
L’identificazione di queste sequenze genetiche accessorie apre molte nuove strade strategiche per mitigare o addirittura controllare la diffusione del Foc TR4.
Il problema è tuttavia lo stesso: una enorme coltura commerciale senza diversità rischia maggiormente un attacco da parte dei patogeni. Insomma, la ricerca scientifica sembra aver trovato una soluzione per prevenire l’estinzione delle banane Cavendish, ma allo stesso tempo ci mette in guardia: la diversità rappresenta sempre una ricchezza, anche nel settore delle banane. Sarebbe bene ricordarlo.