Scoperta una stella “in fuga” dalla Via Lattea: sfreccia nello spazio a oltre 1,6 milioni di chilometri all'ora

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di Gianmarco Bonomo

01 Settembre 2024

Potenziale sistema binario fra nana bianca e nana bruna che ha portato all'espulsione di CWISE J1249 dopo una supernova

W. M. Keck Observatory/Adam Makarenko

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Di solito le stelle orbitano intorno al centro di una galassia, per esempio la Via Lattea: questo è il caso del Sole e delle oltre 200 miliardi di stelle della nostra galassia… tranne una. Infatti, alcuni scienziati hanno individuato un oggetto delle dimensioni e della massa di una stella che si muove a oltre 1,6 milioni di chilometri all’ora, una velocità così elevata da sfuggire alla gravità della Via Lattea… prima o poi. Vediamo com’è possibile!

Scoperta una stella in fuga dalla Via Lattea

Siamo nell’ambito del progetto Backyard Worlds: Planet 9, che ha il compito di scoprire nuovi pianeti e nane brune nei dintorni del nostro Sistema Solare, anche con l’aiuto di appassionati. Grazie allo studio delle immagini catturate dalla missione Wide Field Infrared Explorer o WISE, e delle missioni successive, alcuni scienziati dilettanti hanno individuato un oggetto mai visto prima, un corpo celeste che si sposta fin troppo velocemente nello spazio, come se fosse in fuga dalla Via Lattea. Queste le parole di uno degli scopritori, che insieme agli altri ha pubblicato uno studio sulla rivista Astrophysical Journal Letters:

Non riesco a descrivere il livello di eccitazione. Quando ho visto per la prima volta quanto si muoveva velocemente, ero convinto che fosse già stato segnalato.

Il corpo celeste, denominato CWISE J124909.08+362116.0 ma conosciuto semplicemente come CWISE J1249, ha una massa così bassa da renderne difficile la classificazione. Secondo i ricercatori, potrebbe tuttavia essere una piccola stella o una nana bruna. Ma perché si muove con questa velocità?

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Perché questa velocità così elevata?

Rappresentazione di una nana bruna

NASA/JPL-Caltech

Anche soltanto nell’ambito del progetto Backyard Worlds: Planet 9, sono già state individuate oltre 4000 nane brune, corpi celesti a metà fra un pianeta gassoso come Giove e una stella come il Sole. Nessuna di esse però si muove con una velocità così elevata, che potrebbe permetterle di sfuggire all’attrazione gravitazionale della Via Lattea. Inoltre, CWISE J1249 ha una composizione diversa dalle altre nane brune e dalle altre stelle della nostra galassia, poiché contiene meno ferro e altri metalli: potrebbe far parte delle prime generazioni di stelle della Via Lattea. 

Quanto alla sua velocità, gli scienziati hanno pensato a due ipotesi. Da un lato, la nana bruna potrebbe aver fatto parte di un sistema binario con una nana bianca, che ad un certo punto è esplosa come supernova e ha quindi dato inizio alla fuga di CWISE J1249. Dall’altro lato, a causare la velocità potrebbe essere stato l’incontro con un sistema binario formato da due buchi neri, le cui interazione avrebbero spazzato via la nana bruna nello spazio. E fuori dalla Via Lattea.

L'importanza di Backyard Worlds: Planet 9

La scoperta di CWISE J1249, e della sua fuga dall’attrazione gravitazionale della Via Lattea, è soltanto l’ultimo dei successi di Backyard Worlds: Planet 9. Il progetto favorisce infatti la collaborazione fra migliaia di appassionati di astronomia in tutto il mondo, e ha permesso di analizzare enormi quantità di dati astronomici, in modo simile al progetto Black Hole Finder per la ricerca di buchi neri. Se anche Backyard Worlds: Planet 9 parte dall’idea dell’esistenza di un nono pianeta del Sistema Solare oltre Nettuno, si tratta di un’iniziativa che ha condotto alla scoperta di tantissime nane brune e altri corpi celesti nella nostra galassia.

Da questo punto di vista, il progetto rappresenta un esempio perfetto di come scienza e passione per l’astronomia possano condurre a risultati straordinari. Compresa la scoperta di una stella in fuga dalla Via Lattea, il primo esempio di un corpo celeste con una velocità così elevata da sfuggire all’attrazione gravitazionale galattica, ma non ai nostri occhi.

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