Un nuovo studio svela finalmente come El Niño causò la più grande estinzione di massa 252.000 anni fa

Francesca Argentati image
di Francesca Argentati

15 Settembre 2024

A destra, El Niño del 1997–98 osservato dal satellite artificiale TOPEX/Poseidon

Freepik - Maddox1/Wikimedia commons - Public domain

Moltissimo tempo fa, un fenomeno climatico causò la più grande estinzione di massa sul nostro pianeta. Ora, un nuovo studio ha scoperto in che modo e perché.

Estinzione di massa 252 milioni di anni fa: El Niño

Circa 252 milioni di anni fa, nel periodo Permiano-Triassico, il fenomeno climatico conosciuto come El Niño provocò quella che viene definita la più grande estinzione di massa che si sia mai verificata sul nostro pianeta, afferma un nuovo studio, che ha indagato sul motivo per cui questo è avvenuto e soprattutto con tali effetti.

El Niño, periodicamente, causa un importante riscaldamento a livello superficiale dell'Oceano Pacifico nella parte centro-sud e a est. Questo si verifica a dicembre e gennaio con cadenza solitamente quinquennale, che può variare fra i tre e i sette anni. Tuttavia, quando l'uomo non era ancora comparso sulla Terra, questo fenomeno ebbe un ruolo chiave nel provocare un'estinzione senza precedenti, che interessò l'intero globo e quasi tutte le sue forme di vita.

Perché la vita sulla terraferma scomparve a causa di El Niño

Una sezione geologica sul campo rivela una superficie terrestre disseccata, comune in tutto il mondo 252 milioni di anni fa

University of Bristol and China University of Geosciences (Wuhan)

Da diverso tempo la scienza ha trovato un collegamento tra la scomparsa della vita sulla Terra 252 milioni di anni fa e le potenti eruzioni vulcaniche nell'attuale Siberia, dalle quali sono scaturite emissioni di anidride carbonica che hanno portato a un rapido riscaldamento del clima. A causa di questo, gli ecosistemi terrestri e marini collassarono inevitabilmente.

Tuttavia, non è mai stato compreso il motivo per cui la vita al di fuori del mare non abbia resistito a tale situazione: gli insetti, infatti, così come alcune piante, sono piuttosto versatili e resistenti ai cambiamenti, ma nonostante questo si estinsero. Alexander Farnsworth dell'Università di Bristol ha spiegato che, da solo, il riscaldamento del clima non può causare queste conseguenze: come accade anche oggi, "quando i tropici diventano troppo caldi, le specie migrano verso latitudini più fredde e più elevate. La nostra ricerca ha rivelato che l'aumento dei gas serra non solo rende più calda la maggior parte del pianeta, ma aumenta anche la variabilità meteorologica e climatica, rendendolo ancora più 'selvaggio' e difficile per la vita sopravvivere".

"Eventi El Niño molto più intensi e prolungati" 252.000 anni fa

Secondo Yadong Sun della China University of Geosciences, Wuhan, coautore principale dello studio, "la maggior parte della vita non è riuscita ad adattarsi a queste condizioni, ma fortunatamente alcune cose sono sopravvissute, senza le quali non saremmo qui oggi. È stata quasi, ma non proprio, la fine della vita sulla Terra."

Il livello di surriscaldamento del Permiano-Triassico è stato stimato analizzando isotopi di ossigeno rilevati nei resti dentari fossilizzati dei conodonti, organismi piccolissimi. "In sostanza, faceva troppo caldo ovunque" spiega Farnsworth. "I cambiamenti responsabili dei modelli climatici identificati erano profondi perché c'erano eventi El Niño molto più intensi e prolungati di quelli osservati oggi. Le specie semplicemente non erano attrezzate per adattarsi o evolversi abbastanza rapidamente".

A oggi, questi fenomeni durano solo uno o due anni, mentre 252 milioni di anni fa El Niño permase molto più a lungo, con circa dieci anni di siccità globale e ininterrotta. Questo spiega anche l'elevata quantità di carbone vegetale presente nelle rocce di allora. La scomparsa delle piante, inoltre, impedì l'assorbimento della CO 2 dall'atmosfera. Se le specie marine resistettero più a lungo, sulla terraferma "solo le specie in grado di migrare rapidamente potevano sopravvivere, e non c'erano molte piante o animali in grado di farlo."