Chi ha inventato l'acciaio? Il metallo che ha cambiato il mondo

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di Francesca Argentati

30 Settembre 2024

Freepik

L'acciaio è uno dei materiali più usati nella nostra società, ma a quando risale la sua invenzione? Scopriamo insieme la sua storia.

Cos'è l'acciaio: componenti e qualità

L'acciaio è un metallo peso piuttosto basso, costituito soprattutto da ferro e da una piccola percentuale di carbonio. In base alla tipologia, può contenere anche nichel, cromo o manganese.

Con l'aggiunta di additivi, si rende questa lega ancora più dura, durevole e resistente alla corrosione e quindi adatta ai molteplici utilizzi.

Proprio la versatilità dell'acciaio ha reso possibile l'evoluzione della sua lavorazione nel corso del tempo, fino a diventare il metallo più usato nel pianeta.

La sua affidabilità lo rende ancora oggi il candidato ideale come materiale per le infrastrutture e per applicazioni più semplici, come gli utensili da cucina moderni, anche se la sua storia ha avuto inizio migliaia di anni fa.

Invenzione acciaio: le origini

Produzione dell'acciaio

Alfred Palmer/Wikimedia commons - Public domain

Chi ha scoperto l'acciaio? In realtà, non è possibile identificare con esattezza la persona che ha inventato questo metallo, ma se ne può ricostruire l'evoluzione partendo dalle origini.

Anche se ci sono prove di manufatti in acciaio del 1800 a.C., storicamente, la prima notizia che abbiamo sulla produzione dell'acciaio risale al XIII secolo a.C., in Turchia. Qui, i primi fabbri si resero conto che il ferro diventava più resistente e duro dopo averlo lasciato riposare nelle fornaci a carbone.

Il merito, dunque, era del carbonio.

Nonostante ciò, la paternità dell'acciaio di alta qualità è tradizionalmente attribuita alla Cina, che iniziò la sua produzione nel II secolo a.C., vedendone un'esplosione nel III secolo d.C.

Nel XI secolo, venne poi inventato l'acciaio di Damasco, usato in Medio Oriente per realizzare le lame delle spade. In poco tempo, precisamente nel XVII secolo, l'acciaio diventò il metallo più ricercato per realizzare armature.

Ma ancora, non avevamo scoperto il vero potere dell'acciaio, che si sarebbe rivelato fondamentale con l'avvento della Rivoluzione Industriale.

L'evoluzione dell'acciaio e il suo contributo alla società

Il primo vero contributo dell'acciaio alla società arriva nel 1712, quando Thomas Newcomen progettò il primo motore a vapore di successo, segnando l'inizio della Rivoluzione Industriale.

Del 1783 è l'invenzione del rullo d'acciaio per la produzione del materiale, per merito di Henry Cort e durante il secolo successivo, nel 1855, nacque il processo Bessemer in Europa

Si tratta del primo metodo industriale economico per produrre l'acciaio da ghisa fusa in serie, rimuovendo le impurità del ferro, seguito dal forno a focolare aperto nel 1865, con il quale le impurità e il carbonio in eccesso venivano bruciati dalla ghisa producendo acciaio in elevate quantità.

In seguito a questa scoperta, la paternità dell'acciaio viene collettivamente riconosciuta proprio all'ingegnere inglese Henry Bessemer.

Innovazioni recenti

In America, dopo essere usato a scopi agricoli, l'acciaio venne impiegato per realizzare il primo grattacielo in acciaio e il ponte di Brooklyn nel 1880.

Nel 1912 Harry Brearley inventò l'acciaio inossidabile - anche se le sue origini sembrano molto più remote - e gli eventi bellici del XX secolo portarono a una produzione massiccia di questo metallo.

Soltanto dopo gli anni Cinquanta del Novecento l'acciaio è stato impiegato per trasporti, beni di consumo e altre applicazioni eterogenee.

Ad oggi, esistono moltissime diverse varianti di acciaio e a ognuna vengono aggiunti elementi diversi in base al settore di applicazione. La produzione è un procedimento complesso, con il quale le materie prime vengono trasformate nel metallo finale. Uno dei metodi prevede:

  • Estrazione del minerale di ferro dalle miniere;
  • Il minerale di ferro viene frantumato e raffinato, eliminando le impurità;
  • Il minerale di ferro lavorato viene inserito in un altoforno, insieme al coke, ricco di carbonio, e al calcare;
  • La ghisa, cioè il ferro fuso carico di carbonio e libero dalle scorie che restano in superficie, viene estratta dall'altoforno e lavorata in ulteriori forni per diventare acciaio.

Il risultato finale può variare a seconda dell'uso, apparendo lucido o opaco in base alle preferenze estetiche.