Perché si dice luna di miele? Tutto sul nome alternativo del canonico viaggio di nozze
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Tutti sappiamo cosa sia la luna di miele: un viaggio di nozze, vacanza da sogno che segue il matrimonio di una coppia. Ma perché si dice così?
Molti si chiedono come sia nato il termine "luna di miele" e quale sia il vero significato di questa popolare espressione. Scopriamo insieme perché.
Perché si va in viaggio di nozze?
Il viaggio di nozze viene chiamato anche luna di miele, ma non tutti sanno perché.
La maggior parte dei neosposi, subito dopo il matrimonio, parte per una romantica e intima vacanza da sogno. Di solito, le mete più gettonate sono quelle esotiche e il viaggio è solito durare dai 10 ai 20 giorni circa.
Ovviamente non esiste una regola standard, ma quella della luna di miele è una tradizione collaudata. Perché?
Simbolicamente, il viaggio di nozze permette ai coniugi di iniziare il nuovo viaggio insieme lontano da tutto: un'occasione unica per prendersi i propri spazi e dedicarsi alla coppia, creando preziosi ricordi in luoghi incantevoli.
Questa opportunità aiuta rafforzare il legame, divertirsi insieme e iniziare al meglio la vita matrimoniale. Inoltre, gli impegnativi preparativi per il grande evento lasciano spazio al relax e ai momenti spensierati.
Insomma, la luna di miele non è una semplice vacanza.
Perché si dice luna di miele?
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Il termine luna di miele affonda le sue origini nel Medioevo.
Nel V e XV secolo, i giovani sposi usavano bere insieme dell'idromele, cioè vino di miele, per un ciclo lunare. Un ciclo lunare dura circa trenta giorni, periodo in cui il matrimonio sperimenta il massimo del suo entusiasmo.
Al tempo si pensava che questa bevanda alcolica, ottenuta dalla fermentazione del miele, fosse di buon auspicio per la coppia. In assenza di orologi, il tempo veniva calcolato in base ai cicli lunari. La combinazione di "luna" e "miele" era quindi letterale: periodo di dolcezza.
Nel medioevo si credeva inoltre che l'idromele favorisse il concepimento e il romanticismo, ma non è tutto.
Il termine luna di miele proviene dall'inglese antico hony moone. Le ipotesi sulle sue origini sono diverse, come la luna piena di giugno, detta anche mead moon. Giugno è tutt'ora il mese favorito sia per i matrimoni che per la raccolta del miele.
Un'altra teoria di origine medievale è che l'amore sia passeggero, proprio come la luna piena, e si affievolisca col tempo come la luna calante.
L'evoluzione della luna di miele: quando è diventata un viaggio?
Oggi luna di miele ha un significato romantico, che si è evoluto nel tempo. Fino a diventare un vero e proprio viaggio.
Nel XIX secolo, in Europa, America e Regno Unito i neosposi si recavano a casa di parenti e amici che non potevano essere presenti alle nozze. Spesso, erano accompagnati da una persona vicina alla sposa, per aiutarla a calarsi nel ruolo di moglie.
Tuttavia, verso il 1870 i coniugi iniziarono a viaggiare da soli, mostrando così la propria indipendenza, soprattutto economica. Un lusso per pochi, insomma, che si estese ai ceti medi nel XX secolo, quando nacquero i primi resort destinati alla luna di miele.
Oggi questa tradizione viene ancora "sposata" dalle coppie di tutto il mondo grazie alle maggiori possibilità di spostamento e al desiderio di rafforzare il legame appena suggellato.
Le mete più gettonate comprendono le Hawaii, la Florida, Tahiti, l'Italia e il Messico, in base al periodo dell'anno.
Ogni cultura, poi, ha le proprie usanze: ad esempio, gli indiani amano i pellegrinaggi per benedire l'unione in luoghi ritenuti sacri, mentre i giapponesi organizzano i cosiddetti shin-kon ryokou.
Non sempre la luna di miele è subito dopo il matrimonio: per motivi di lavoro o altri impegni, spesso si parte molto tempo dopo. Alcune coppie optano infatti per le mini-moon, viaggi di pochi giorni, mentre altri scelgono lunghi itinerari che possono durare mesi.
Esiste persino la luna di miele da single: viaggi di nozze in solitaria per chi non ha trovato il partner ideale. Ne hai mai sentito parlare?