L’indovinello della Sfinge è il più antico enigma sulla condizione umana: ne conosci il significato?

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di Gianmarco Bonomo

14 Ottobre 2024

Rappresentazione dell'incontro fra Edipo e la Sfinge in un vaso del V secolo a.C.

Carole Raddato/Wikimedia Commons - CC BY-SA 2.0

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Gli esseri umani sono affascinati da enigmi e indovinelli sin da tempi antichissimi, tanto che ancora oggi si dilettano con questi passatempi.

Anche se non possiamo stabilire con precisione quando è iniziata questa passione, sappiamo che uno dei primi enigmi di cui si abbia notizia è il famoso indovinello della Sfinge.

Si tratta di un episodio che fa parte del mito di Edipo e che continua ad affascinare anche oggi, dopo migliaia di anni.

E nonostante sia conosciuto da tantissime persone, questo enigma nasconde ancora dei significati che vale la pena indagare.

Enigma della sfinge: la storia

L’enigma della Sfinge è uno dei più celebri episodi della mitologia greca e, in particolare, del mito di Edipo. Come vedremo, infatti, il racconto si incastona alla perfezione nella serie di eventi che porteranno il giovane Edipo a compiere la sua profezia, nonché il suo destino.

Nella mitologia greca, la Sfinge è un essere con corpo di leone, testa di donna e ali di uccello che vive nei pressi della città di Tebe. Ai passanti, la creatura pone un indovinello divenuto famoso come enigma della Sfinge, qui in una delle sue varianti più conosciute:

Qual è l’animale che al mattino cammina a quattro zampe, a mezzogiorno su due e alla sera su tre?

Qual è la risposta?

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La risposta all’indovinello della Sfinge

Nessuno dei passanti riesce a trovare una risposta, e pertanto non può proseguire il suo cammino.

Un giorno, però, Edipo si trova di fronte alla creatura mitologica che, come di consueto, pone anche a lui l’indovinello. Edipo ci pensa un attimo, e dà la sua risposta:

L’animale è l’uomo, che da bambino si muove a quattro zampe, da adulto di muove eretto su due piedi, e da anziano ha bisogno di un bastone per muoversi, la terza gamba.

La Sfinge non può che arrendersi e lasciare passare il giovane Edipo, che quindi può entrare a Tebe. Ma non è tutto qui, perché proprio per aver sconfitto la Sfinge Edipo diventerà re di Tebe.

Enigma della Sfinge: il significato

Rappresentazione dell'enigma della Sfinge da un testo del 1879

Project Gutenberg - Public Domain

Oggi l’enigma della Sfinge è così famoso che tutti conoscono la sua risposta. Non tutti invece sono a conoscenza del suo significato, che è profondo e simbolico e si lega alla condizione umana. Questo indovinello infatti richiama concetti come:

  • Il ciclo della vita. L’esistenza umana è racchiusa in tre grandi fasi, mentre la vita dell’uomo è raffigurata come un’intera giornata, dall’alba al tramonto.
  • La conoscenza di sé. Per risolvere l’enigma della Sfinge ogni essere umano deve comprendere se stesso prima di trovare una risposta. Per sconfiggere la Sfinge bisogna essere consapevoli di sé.
  • Saggezza e salvezza. La conoscenza viene vista come una chiave per superare le prove e i pericoli della vita: grazie alla sua risposta, Edipo salva Tebe e i tebani.

Tecnicamente, potremmo anche avanzare un'ulteriore ipotesi. L'enigma della Sfinge è la dimostrazione che la conoscenza può anche portare alla rovina, come Edipo potrà sperimentare in prima persona una volta diventato re di Tebe.

Il secondo indovinello della Sfinge

Come dicevamo, tutti conoscono l’enigma della Sfinge, ma nessuno invece sa che alcune versioni del mito riportano anche un secondo indovinello.

Dopo essere stata sconfitta una volta, la creatura mitologica avrebbe infatti posto un secondo enigma a Edipo, ancora più complesso:

Ci sono due sorelle: la prima dà alla luce l’altra, e questa a sua volta dà vita alla prima. Chi sono?

Anche in questo caso, Edipo ci pensa un po’ e poi dà la sua risposta, che è quella corretta: le due sorelle sono il giorno e la notte. Per capire perché, dobbiamo ricordare che “giorno” e “notte” in greco classico sono di genere femminile.

Come per il suo primo enigma, quindi, anche qui la Sfinge pone un indovinello su concetti profondi come la ciclicità del tempo. 

Nel nostro caso, possiamo semplicemente riconoscere come questi enigmi non siano per nulla semplici da risolvere, a meno di non pensare fuori dagli schemi. O di essere Edipo.

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