Pulire le spugne da cucina è fondamentale: ecco perché e quali sono i metodi più efficaci per farlo

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di Francesca Argentati

26 Novembre 2024

Quattro spugne da cucina su sfondo rosa

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Proprio come molti altri oggetti di uso quotidiano, le spugne da cucina sono un ricettacolo per batteri e sporcizia, soprattutto se usate per molto tempo.

Per questo motivo, è fondamentale pulirle regolarmente e in modo efficace.

Ma come? Vediamo 8 metodi tra i più efficaci.

Perché pulire le spugne da cucina

Le spugne da cucina più comuni sono composte da cellulosa - ovvero polpa di legno - e sono quindi ecologiche. La scelta di questo materiale è dovuta al fatto che, una volta gettate, possono decomporsi senza difficoltà.

Tuttavia, sono anche tra gli oggetti più sporchi della casa: nei loro pori possono annidarsi fino a 8 milioni di batteri in sole due settimane di uso che vivono e si moltiplicano, nutriti dai residui di cibo e dall'acqua intrappolata.

Questi batteri, come l'Escherichia coli, trovano nelle spugne da cucina il loro appartamento ideale, ricevendo nutrimento gratuito dallo sporco che viene raccolto e assorbito ogni volta che le utilizziamo.

Ciò significa che, sebbene le spugne siano alleate dell'ambiente, rappresentano un rischio per la nostra igiene: usando una spugna sporca, i microorganismi passano sulle nostre mani e, di conseguenza, al cibo che mangiamo.

Ironicamente, quando puliamo una superficie con una spugna da cucina usata, invece di igienizzare l'area finiamo per diffondere proprio quei batteri che vorremmo eliminare. 

Per fare in modo che la loro funzione rimanga quella di rimuovere lo sporco senza diffonderlo, è necessario pulirle regolarmente ed evitare l'accumulo di microbi. 

Vediamo come. 

Come pulire le spugne da cucina: 8 metodi efficaci

Due spugne da cucina insaponate

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Per proteggere la tua salute e quella di tutta la famiglia dalle contaminazioni alimentari, puoi pulire le tue spugne da cucina in questi 8 modi:

  • Aceto: riempi una ciotola con aceto bianco e immergi la spugna da cucina per alcuni minuti, poi risciacqua con acqua calda, strizza e lascia che si asciughi all'aria aperta;
  • Lavastoviglie: sistema la spugna nel cestello in alto della lavastoviglie, aggiungi il detersivo e avvia il ciclo più lungo con asciugatura più elevata;
  • Microonde: è uno dei metodi più efficaci, se le spugne da cucina non contengono metallo. Puoi immergere la spugna in acqua, sistemarla sul piatto del microonde e avviarlo per uno o due minuti ad alta temperatura;
  • Acqua bollente: versare l'acqua in una pentola e immergere la spugna verso il fondo quando raggiunge l'ebollizione, lasciando agire per cinque minuti. Estrarre la spugna solo quando l'acqua si è raffreddata e strizzarla;
  • Candeggina: questa soluzione è considerata la più efficace contro i batteri. Versare una tazza di candeggina in quattro litri d'acqua, immergere la spugna per qualche minuto e risciacquare;
  • Bicarbonato di sodio: crea un composto mescolando il bicarbonato con acqua e strofinalo sulla spugna come uno scrub, poi risciacquare.
  • Etanolo: puoi anche immergere le spugne da cucina in etanolo al 70% per disinfettarle;
  • Sale: riempire una bacinella con acqua calda, versare il sale e mescolare per scioglierlo, mettere la spugna in ammollo e lasciare agire per 30 minuti prima di strizzare e asciugare. 

Ogni quanto lavare una spugna e quando cambiarla

Qualsiasi sia il metodo scelto per pulire le spugne da cucina, è importante strizzarle e asciugarle perfettamente per non creare ambienti umidi adatti ai batteri.

Per garantire la pulizia e la sicurezza in cucina la spugna va pulita almeno una volta a settimana, ma quando è usurata o rovinata deve essere cambiata.

La soluzione migliore dopo una serie di utilizzi è infatti quella di sostituire la spugna e acquistarne una nuova: una spugna datata e imperfetta può diventare un focolaio di germi e batteri ancora più esteso.

Non appena la spugna emana cattivi odori o presenta strappi, non esitare a sostituirla con un'altra. In ogni caso, una spugna usata andrebbe sostituita ogni due o tre settimane circa, in base alla frequenza dell'utilizzo.

L'obiettivo è usare uno strumento da cucina il più pulito e sicuro possibile, che favorisca l'igiene senza accumulare e diffondere microbi nei tuoi piatti.