Avrebbe finito i suoi giorni bloccato in un trasportino, ma due motociclisti lo notano per caso
La diffusione delle notizie via internet ci ha tristemente abituato a conoscere storie ai limiti del reale, e sappiamo ormai che non sempre è una bella esperienza. Quando si parla del rapporto tra uomini e animali per esempio, non possiamo che stupirci di quanta crudeltà alcune persone possano dimostrare, anche se spesso grazie agli sforzi di altrettanti angeli si arriva a un lieto fine, come dimostra questa storia.
Quando Bret Winingar e suo figlio Zach uscirono per fare un giro in motocross nei campi sterminati dell'Arkansas, non si aspettavano che avrebbero fatto una scoperta terribile che però avrebbe cambiato loro la vita - e non solo.
via Charlie Bravo
In mezzo ad un terreno incolto trovarono un trasportino per animali abbandonato.
Nulla di strano fino a quando notarono che su di esso vi erano delle impronte di denti, come se qualcosa dall'interno avesse tentato di uscire cercando di mangiare la plastica.
Aprendo lo sportello del trasportino, Bret e Zach si spaventarono nel vedere uscire una cagnolina malnutrita, ridotta all'osso, ricoperta da ferite e impaurita alla vista dei due uomini. Capirono subito che il loro intervento avrebbe deciso le sorti dell'animale.
Si misero alla ricerca di cibo e acqua, alla vista dei quali la cucciola perse un po' della sua insicurezza iniziale
Era necessario portare il cane a casa, per lavarlo e portarlo da un veterinario per curare le numerose ferite che riportava, ma in moto il trasporto era impossibile. Decisero di tornare a casa, prendere il furgone e tornare sul posto.
Sulla strada del ritorno una delle moto rimase senza carburante, e Bret fu costretto ad andare di casa in casa a chiedere una bombola del gas. Passarono delle ore e le speranze di tornare e trovarla in vita si affievolivano.
Ma una volta arrivati il cane era ancora li ad aspettarli. La caricarono sul furgone e decisero di chiamarla Charlie Bravo, CB in breve. Durante il viaggio non mancarono i ringraziamenti per averla salvata da quella prigione in cui qualcuno l'aveva crudelmente rinchiusa.
La vita di Charlie aveva preso definitivamente una svolta: lavata e nutrita sembra non essere il cane che era uscito da quel trasportino.
Il tempo trascorso in quel trasportino le ha causato problemi permanenti alle zampe e alla postura.
Non è stato facile determinare quanto tempo Charlie avesse trascorso rinchiusa, ma al momento del ritrovamento doveva avere più o meno 8 mesi.
Ricevute le cure necessarie Charlie è tornata in forma ed è stata ben accetta da tutta la famiglia, essendo il quinto cane che la famiglia trae in salvo.
Riottenuto il peso adeguato, l'espressione di Charlie sembra proprio quella di un cane felice!
Nella nuova casa non mancano i momenti di relax.
Le giornate passano in compagnia dei suoi nuovi amici a quattro zampe.
Rivedere le foto scattate il giorno del ritrovamento è impressionante. È difficile da credere che esista qualcuno in grado da condannare un cucciolo ad una crudeltà come quella che ha vissuto Charlie sulla sua pelle.
Ma ormai quella crudeltà appartiene al passato: dopo più di un anno Charlie è un cane forte e in salute che si diverte nelle sue avventure.
Di certo si diverte nei suoi momenti di gioco... Vai Charlie!
Ci sono mille scoperte che la aspettano. Charlie se le gusta una per una!
Spesso la luce di un tramonto è tutto quello di cui Charlie ha bisogno.
Grazie ai fondi raccolti, la famiglia Winingar ha raccolto abbastanza soldi per poter pagare tutte le cure necessarie e rendere Charlie un cane robusto.
Con il denaro raccolto hanno inoltre inaugurato una fondazione che si occupa di cani abbandonati e maltrattati. Con un simpatico gioco di parole, l'associazione si chiama Charlie's Angels.
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