Heracleion: scoperta dagli archeologi una città intera sotto le acque del Mediterraneo
Sulle coste egiziane, nel Mar Mediterraneo, l'archeologo marino Franck Goddio ha scoperto l'antica città di Heraklion collaborando con un team di 53 esperti. La città fu fondata tra il VI e l'VIII secolo a.C., e costituì uno snodo fondamentale per i traffici commerciali tra Egitto e Grecia tra il V e il IV secolo a.C.
Nei testi antichi veniva spesso menzionata questa città che, prima della fondazione di Alessandria nel 331 a.C., costituiva una sorta di porta verso l'Egitto.
via theguardian.com
(Questa sfinge è stata trovata durante gli scavi subacquei e si ritiene rappresenti Tolomeo XII, padre della famosa Cleopatra)
La scoperta della città risale al 2000, quando Franck Goddio e il suo team stavano perlustrando i fondali alla ricerca dei reperti della battaglia del 1789 tra Napoleone e Nelson in Abukir. Per caso si imbatterono in una delle gigantesche pareti che circondavano i templi. Solo successivamente iniziarono ad emergere le statue e il resto dei reperti.
L'aspetto sensazionale era che le strutture e le statue si sono conservate praticamente intatte e recano una testimonianza preziosa dell'ultima epoca faraonica e di quella greco-romana.
Inoltre, nel luogo sono stati trovati 10 relitti, che hanno permesso di risalire al punto in cui sorgeva il porto.
La maggior parte degli scavi si sono concentrati nel portare alla luce un tempio dedicato ad Ercole ed uno dedicato alla dea Iside; altre strutture però hanno attratto l'attenzione degli archeologi, come un muro impressionante lungo 150 metri e spesso ben 1,25 metri.
All'interno i templi sono tutt'altro che vuoti: statue, tavoli, gioielli e monete risalenti fino al IV secolo a.C.
Secondo i ricercatori dell'Università di Cambridge, dopo circa dieci secoli dalla sua fondazione Heraklion scomparve in seguito a un violentissimo terremoto e a uno tsunami.
Una scoperta molto interessante è inoltre questa stele, su cui è inciso un mandato del Faraone Nektanebos (378-362 a.C.), con cui si stabiliva di aumentare le tasse sui beni provenienti dalla Grecia del 10% per finanziare la costruzione di un tempio dedicato alla dea Neith.