Ti sei mai chiesto a cosa serva il piccolo taschino dei jeans? Ecco qui la risposta
Tutti noi abbiamo un paio di jeans nel nostro armadio. Il pantalone casual per eccellenza ha fatto la storia, grazia alla sua versatilità, alla durata e al prezzo.
Prima ancora di Levi Strauss, che li brevettò più di 140 anni fa, sono stati i marinai genovesi i primi ad utilizzare quel tessuto blu destinato a diventare iconico.
A noi piace perché, oltre ad essere cool, è un capo di abbigliamento trasversale e “democratico”: adatto a tutte le classi sociali, a tutte le età, unisex.
Nel XVII secolo il costume tradizionale genovese era fatto proprio di quel materiale.
Nella seconda metà del 1800, durante il periodo della corsa all'oro californiana, quei pantaloni erano indossati dai minatori.
Nel 1853 Levi Strauss, fondatore del mitico marchio Levi's, li modificò, aggiungendo, con l'aiuto del sarto Jacob Davis, i rivetti in rame, per rinforzare i punti più soggetti ad usura. Le tasche, infatti, venivano caricate di pesanti attrezzi per il lavoro in miniera.
Levi Strauss brevettò quei pantaloni rinforzati nel 1873 e cominciò a venderli come pantaloni da lavoro. Grazie alla loro resistenza ottennero un successo strepitoso.
Nel 1950 hanno perso lo status di pantaloni da lavoro per diventare il simbolo stesso della cultura giovanile.
Ora ne possiamo trovare di tutti i tipi e modelli.
L'unica cosa che non è cambiata è quel taschino... Vi siete mai chiesti a cosa serva?
Un suggerimento: gli uomini dell'epoca erano vestiti così.
Ecco la soluzione!
Quel taschino veniva usato per l'orologio, che nella tasca avrebbe ingombrato, ma i minatori non volevano rinunciare ad indossarlo. Così Levi ha introdotto una piccola tasca, per consentir loro di portarlo durante il duro lavoro proteggendolo ed evitando di esporlo a graffi.