Sei una persona disordinata? Potresti essere un genio, e lo dice la scienza!
Per lungo tempo il disordine è stato socialmente rimproverato e collegato alla pigrizia. Sicuramente entrare in un una casa disordinata suggerisce molto della persona che la abita, e spesso non sono giudizi positivi. Ma ora il giornalista John Haltiwanger, in un articolo sul quotidiano Elite, difende i disordinati cronici, quelli che proprio non possono fare a meno di seminare ovunque gli oggetti usati, senza mai riporli al proprio posto.
Nel suo articolo Haltiwanger sostiene che avere disordine nella stanza non equivale ad averlo nella testa. Anzi, incoraggia le persone disordinate a non cercare di mantenere l'ordine e ad essere... orgogliosamente disordinate!
via Elite
Ecco tre aspetti positivi che vi metteranno in pace con il vostro disordine:
1. Non preoccupatevi dello status quo. Haltiwanger sostiene che l'ordine e l'organizzazione sono sicuramente piacevoli. Ma che dobbiamo imparare ad accettare il caos, perché nulla può essere pulito ordinato e organizzato per sempre. Tutto ritornerà inevitabilmente al disordine originario.
2. Trovate ispirazione nel vostro disordine. Ci sono numerosi esempi di disordinati di successo. Gli scrittori Roald Dahl e J. K. Rowling, ad esempio, o il genio Albert Einstein. Nel libro “A perfect mess: the hidden benefits of disorder” (il caos perfetto: i benefici nascosti del disordine), leggiamo che “su una scrivania disordinata, i lavori più importanti sono più vicini e a portata di mano, al contrario dei lavori meno urgenti. Tutto ciò ha un senso".
Allo stesso modo, una ricerca condotta dall'Università del Minnesota, ha rivelato che un ambiente disordinato stimola la creatività: “Gli ambienti disordinati incoraggiano la ricerca delle novità lontano dai paradigmi, il che può portare a nuove intuizioni, al contrario degli ambienti ordinati, che tenderebbero a favorire un modo di pensare convenzionale”.
3. Siate coraggiosi e spontanei. “Seguite il flusso invece di nuotargli contro”, continua Haltiwanger. Invece di preoccuparsi di piccoli dettagli, le persone disordinate tendono ad avere una visione d'insieme. Ciò, secondo il giornalista, li rende più avventurosi e disponibili a sperimentare.
Ovviamente non c'è nulla di sbagliato nell'essere ordinati, come non è sbagliato essere disordinati. Ricordate sempre che “la virtù sta nel mezzo”!