Un pacco di uova costa 100 milioni: ecco a voi i milionari più poveri del mondo
A meno che non lavoriate nel settore finanziario, la maggior parte di voi non avrà sentito parlare di premio per il rischio, salvataggio e disavanzo pubblico. Ma avrete tutti sentito parlare, purtroppo, di crisi e austerità. Oggi vogliamo tentare di rispondere a una domanda: cosa succede quando i cittadini e gli investitori perdono fiducia nel proprio mercato (e nella propria valuta)?
via trinixy.ru
Zimbabwe: il paese con i milionari più poveri del mondo.
Lo Zimbabwe è uno dei paesi più poveri al mondo, in cui paradossalmente la maggior parte dei cittadini è milionaria. Solo il 30% della popolazione ha un lavoro.
L'iperinflazione dello Zimbabwe.
Lo stipendio medio di un cittadino è di 253 dollari al mese, una cifra irrisoria, poiché la vita nello Zimbabwe è diventata carissima. Ma come si è arrivati a una situazione così critica? Semplice: stampando più denaro.
Nel 2000 il sistema agricolo dello Zimbabwe è crollato, i prezzi sono aumentati e il paese ha deciso di non pagare i propri debiti al Fondo Monetario Internazionale. Gli investitori, quindi, hanno perso fiducia nella sua economia e l'inflazione è salita all'80%.
Dopo 8 anni di iperinflazione, invece di cedere alle pressioni internazionali, il presidente Mugabe ha deciso di stampare più banconote. L'idea era che, facendo circolare più denaro, la gente avrebbe avuto più soldi per acquistare e si sarebbe quindi riattivata l'economia.
La gente, in effetti, ha iniziato ad acquistare, ma il risultato è stato devastante.
Il paese si è ritrovato così ad avere nelle sue casse l'equivalente di soli 217 dollari.
Con più acquirenti, la domanda è aumentata e con essa i prezzi. Il denaro dello Zimbabwe ha perso il suo valore e i prezzi hanno raggiunto dei livelli record. I ricchi sono diventati poveri dalla mattina alla sera e i poveri sono rimasti in condizioni di povertà ancora più estrema.
E cosa ha fatto il governo? Per assurdo, ha continuato a stampare più soldi.
Il governo ha ritirato le monete e ha cominciato a stampare banconote dal valore assurdamente alto.
Nel 2013, la banca centrale ha fissato il cambio tra dollari dello Zimbabwe e Stati Uniti con un rapporto di 175 a 5 miliardi.
In meno di un decennio il costo di 3 uova è passato da 100 dollari a più di 1000 milioni.
Il problema è che la moneta dello Zimbabwe non ha avuto nessun sostegno finanziario. La sua corrispondenza col mercato dei cambi è artificiale e potrebbe oscillare selvaggiamente a seconda della disponibilità di denaro, fiducia e prezzi.
I beni più costosi, come l'abbigliamento, hanno raggiunto prezzi vertiginosi.
I più poveri potrebbero paradossalmente avere un milione in tasca e non poter comprare il pane.
Quel blocco di banconote serve per pagare il conto di un pranzo in un ristorante locale.
Dopo aver stampato la banconota da 100.000 milioni di dollari, il governo è stato costretto a rivalutare la moneta.
Le vecchie banconote sono state rimosse e sostituite con altre di minor valore.
Ma la situazione non è cambiata. Nel 2013, dunque, il paese ha deciso di smettere di stampare denaro, in attesa di un miglioramento...
Nel frattempo accetta valute estere per le transazioni.
Ecco un esempio di come la disperazione e l'incapacità di comprendere le logiche finanziarie possono portare a risultati devastanti.