Minuscole stanze costruite nei tombini della città. Il motivo? Una realtà terribile e attuale

di Stefano Perna

07 Aprile 2016

Minuscole stanze costruite nei tombini della città. Il motivo? Una realtà terribile e attuale

L'artista Biancoshock, che vive e lavora a Milano sa bene che gli spazi angusti e segreti sono molto affascinanti, per questo ha scelto come sua galleria d'esposizione i tombini abbandonati del quartiere milanese di Lodi. All'interno vi ha costruito delle vere stanze segrete ben arredate.

Il motivo? Tutt'altro che superficiale: Biancoshock vuole infatti ricordare l'orrenda realtà, esistente tutt'oggi, di persone costrette a vivere nelle fogne di città come Bucarest o Las Vegas.

Sono soprattutto bambini clandestini, destinati alla prostituzione e alla compravendita, che vivono - metaforicamente e letteralmente - al di sotto del limite di povertà socialmente accettato.

via biancoshock.com

Le opere dell'artista sono affascinanti per il contrasto netto tra l'ordine delle stanze costruite nei tombini e il degrado esterno che li circonda.

Le opere dell'artista sono affascinanti per il contrasto netto tra l'ordine delle stanze costruite nei tombini e il degrado esterno che li circonda.

La serie di tombini adibiti a stanze si chiama "Borderlife" e denuncia la realtà ancora attuale di persone senza un nome, senza un'identità, che vivono nelle fogne delle città.

La serie di tombini adibiti a stanze si chiama "Borderlife" e denuncia la realtà ancora attuale di persone senza un nome, senza un'identità, che vivono nelle fogne delle città.

Per ora la serie è costituita da tre stanze: Bagno, Cucina e Salotto.

Per ora la serie è costituita da tre stanze: Bagno, Cucina e Salotto.

Con "Borderlife", giocando con le parole "life", vita, e "borderline", al limite, l'artista accende i riflettori su una realtà inaccettabile, esistente in paesi che fanno parte dell'Unione Europea.

Con "Borderlife", giocando con le parole "life", vita, e "borderline", al limite, l'artista accende i riflettori su una realtà inaccettabile, esistente in paesi che fanno parte dell'Unione Europea.