Le viene diagnosticata una grave malattia, così decide di realizzare ciò che attendeva da tempo
12 paesi, 15 voli aerei, 45.000 km, 5 notti in hotel, un treppiedi confiscato, 7 luoghi meravigliosi, 13 giorni. È il breve resoconto di viaggio di Megan Sullivan, una giovane ragazza che ha deciso di visitare le 7 meraviglie del mondo moderno in due settimane.
Il motivo di questa scelta? La necessità vivere a fondo la vita, in seguito alla diagnosi di un cancro alla pelle. Era giunto il momento di fare la cosa che la rendeva più felice al mondo, e che poteva rimediare in qualche modo alla drammaticità della notizia ricevuta.
via today.com
La piramide di Kukulcan nel sito archeologico di Chichen Itza
La vita di Megan iniziò a cambiare prima della diagnosi della malattia, esattamente un mese prima. Si trovava nella valle dello Yosemite, dove si era recata per arrampicare le vertiginose pareti rocciose: a 600 metri di altezza, cadde per 15 metri. Si iniziò a chiedere il motivo per cui si sottoponeva a quel rischio.
Doveva dimostrare qualcosa a se stessa, o al mondo?
Il sito Inca di Machu Picchu
Una settimana dopo il terrorizzante volo, Megan fu investita da un'auto mentre era a bordo della sua Vespa. Non poteva credere alle sventure che le stavano capitando, le sembrava di essere in un film. Ma il colpo di grazia le è stato inferto durante un controllo di routine: il cancro alla pelle.
Il Cristo Redentore
In un momento di estrema drammaticità, soffrendo per quegli inconvenienti che avrebbero inesorabilmente stravolto la sua vita, Megan ebbe chiara una cosa...
Lei era ancora viva.
Il Colosseo
Aveva raggiunto una consapevolezza così importante in un momento tragico della sua vita. Ma è da momenti del genere che avvengono anche cambiamenti radicali, si allargano nuovi orizzonti e si ha sete di qualcosa di nuovo.
Per Megan, era arrivato il momento di prendere in mano la sua vita.
La città di Petra
Dopo aver vissuto il peggior mese della sua vita, iniziò a riflettere sul suo passato ed arrivò ad una illuminante verità: l'unico ostacolo che le ha impedito di fare finora quello che lei desiderava era uno solo, lei stessa.
Il Taj Mahal
"Ho sempre sostenuto che non ci fossero tempo o soldi abbastanza, ma erano soltanto scuse. Avevo semplicemente paura di sbagliare. Ho iniziato a smettere di pensare che quello che desideravo fosse impossibile, e realizzare invece che avevo tutto il potere di decidere come vivere la vita ogni giorno."
La grande muraglia cinese
Questo viaggio è il simbolo della nuova vita che ha deciso di intraprendere. Dopo aver reputato per molto tempo impossibile poter visitare il mondo in 13 giorni, finalmente l'ha fatto. "L'unico rimorso che ho, è di aver perso molte possibilità nella mia vita che non riavrò più".
L'esperienza di Megan Sullivan dovrebbe farci riflettere sul modo in cui gestiamo la vita di tutti i giorni: tra gli impegni e i doveri, è fondamentale trovare del tempo per realizzare i propri sogni, senza aver paura di sbagliare.