In Finlandia i bambini non imparano a leggere prima dei 7 anni. Una follia? Tutt'altro.
Il sistema scolastico infantile finlandese si basa su un principio: da piccoli, tutto ciò che si impara senza divertimento si dimentica in fretta. Le scoperte che si fanno quando ci si diverte non si dimenticano più, sostengono i finlandesi, che vantano uno dei migliori sistemi scolastici del mondo.
Ecco perché in Finlandia i bambini imparano a leggere relativamente tardi, a 6/7 anni, quando frequentano le scuole elementari. All'asilo, gli insegnanti dedicano la maggior parte del tempo ad attività ludiche o di artigianato. Può sembrare una follia, ma il modello si è rivelato vincente.
via theatlantic.com
In vari paesi, già all'asilo i bambini sanno leggere e scrivere, ma non in Finlandia
Tim Walker, scrittore e insegnante in una scuola di Helsinki afferma che "possiamo usare le attività ludiche in modo che gli alunni apprendano ugualmente".
Come? Stimolando l'attenzione del bambino
Così facendo si possono insegnare cose che possono divertirlo e interessarlo. "Si impara divertendosi, senza la preoccupazione di sbagliare o essere giudicati", continua Walker.
Il metodo si è rivelato vincente
Secondo le statistiche, infatti, la Finlandia è uno dei paesi con il più alto tasso di alfabetizzazione del mondo.
I bambini, giocando, imparano la matematica, sviluppano il linguaggio e le abilità di interazione sociale
Ma senza pressione e passando solo un giorno a settimana sui banchi. Il resto del tempo i bambini finlandesi hanno il dovere di giocare all'aperto, di costruire... di sporcare! Ovviamente la lettura non è bandita, anzi, ma si tende ad assecondare i tempi, le inclinazioni e l'attitudine personale.
Investire sulla formazione scolastica è una priorità per il governo finlandese
Le scuole sono efficienti, dotate di tutto l'occorrente e gli stipendi degli insegnanti sono alti, perché il loro ruolo è centrale per la società.
In Italia abbiamo ottimi insegnanti e tutte le competenze pedagogiche per avere un sistema altrettanto vincente
Forse varrebbe la pena ispirarsi al modello finlandese e ridare alla scuola la centralità e gli investimenti che merita.