Il loro cane non rispondeva ai richiami: quando scoprono il motivo lo amano ancora di più!
Tutti pensiamo che i nostri figli siano belli, bravi, intelligenti e brillanti. E lo stesso pensiamo dei nostri animali domestici. Ma non sempre il modo in cui vediamo i nostri cari corrisponde alla realtà oggettiva.
Il gesto d'amore più grande è l'accettazione dell'altro, che sia un compagno, un figlio, un amico, un animale, così com'è. Non perché è perfetto o perché pensiamo che potrebbe diventarlo, ma perché lo amiamo e accettiamo, con le sue imperfezioni e debolezze.
La storia di Stanley e della sua famiglia adottiva ne è un bellissimo esempio.
via Imgur
Stanley è un golden retriever che risiedeva in un rifugio per cani in Florida, nell'attesa di essere adottato
Non ci volle troppo tempo: Stanley è un cane estremamente dolce e gentile e la sua famiglia adottiva se n'è innamorata all'istante.
Il piccolo si è dimostrato buono e socievole con gli altri animali della casa
Ma i suoi nuovi proprietari hanno avuto presto l'impressione che Stanley fosse leggermente "lento".
Sembrava diverso dagli altri cani, meno sveglio e intelligente
I nuovi proprietari avevano già un golden retriever, Karma, che avevano addestrato da soli senza troppe difficoltà, ma con Stanley sembrava essere più difficile, così si sono rivolti a due addestratori professionisti. Uno dei due confermò la loro impressione, dicendogli che Stanley aveva un ritardo.
Inoltre il cucciolo aveva sviluppato dei comportamenti ossessivo compulsivi, come volere sempre con se un telecomando e un pupazzo
Se non li trovava in casa, diventava ansioso.
Una visita veterinaria confermò che Stanley era in perfetta salute fisica, che la sua vista e l'udito funzionavano benissimo e ai suoi proprietari venne suggerito di sottoporlo ad un test del quoziente intellettivo.
Il test consisteva in tre prove: uscire da sotto una coperta; rispondere al suo nome e trovare un biscotto dentro una tazza
Karma, l'altro cane, le superò facilmente e con successo. Il piccolo Stanley, invece, sbagliò tutte e tre le prove.
Così la sua nuova famiglia concluse che si, Stanley aveva un ritardo
Ed era meno "intelligente" degli altri cani, allo stesso modo in cui può accadere per gli umani.
Come è ovvio, per loro non è cambiato assolutamente nulla...
A parte il fatto che non scordano mai di lasciare il telecomando e il pupazzo ben in vista per il loro piccolo amico!