Ricchezza VS povertà: un drone riesce a rilevare la sconvolgente realtà
Come in tutti i paesi dal passato burrascoso e densamente popolati, in Sudafrica il divario fra ricchi e poveri può essere enorme. Il fotografo Johnny Miller ha da poco realizzato un progetto dal titolo "Unequal Scenes" (Scene Ineguali) con il quale punta a ricordare l'esistenza di questo divario, il quale si manifesta non solo attraverso i diversi servizi disponibili nei due tipi di comunità, ma anche attraverso l'organizzazione urbanistica di queste.
via unequalscenes.com
Per catturare l'essenza di questo divario, Miller ha pensato di utilizzare una telecamera fissata a un drone e fargli sorvolare le cittadine attorno Cape Town.
La netta separazione fra zona ricca e zona povera rappresenta ciò che rimane delle politiche di segregazione razziale attive durante il periodo dell'aparthaid (1910-1994).
In alcuni casi questa separazione è stata studiata a tavolino, in altri costituisce il risultato di un processo di cosiddetta "segregazione spontanea".
Sebbene siano passati ormai 22 anni dalla fine dell'apartheid, la condizione di segregazione continua a esistere e colpisce quanto stretto sia il confine che separa queste comunità.
L'idea di utilizzare un drone nasce dal fatto che, secondo Miller, attraversare a piedi le zone povere e le zone ricche non aiuta a capire la reale entità della situazione.
Nel suo progetto, Miller mette a confronto sei diverse zone, tutte situate entro 35 km dalla capitale, Cape Town.
Nel caso di Imizamo Yethu e Hout bay, oltre alla chiara differenza della qualità e dalla radità delle abitazioni, la parte ricca è circondata da una fitta vegetazione.
Spesso l'urbanistica riflette le condizioni di vita della gente: nella parte povera si registrano alti livelli di tubercolosi, casi di HIV e una forte disoccupazione.
Nel caso di Masiphumelele e Lake Michelle, la distanza che le separa è di 200 metri circa ma può arrivare anche solo a un paio di metri.
Spesso la zona tampone viene utilizzata per ospitare abitazioni temporanee per lavoratori migranti o famiglie sfrattate.
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