Entrano in una grotta e trovano disegni di 30.000 anni fa: la scoperta ridefinisce la storia

di Giulia Bertoni

05 Luglio 2016

Entrano in una grotta e trovano disegni di 30.000 anni fa: la scoperta ridefinisce la storia

Nel 1994 lo speleologo Jean-Marie Chauvet ha scoperto nella regione dell'Ardèche (Francia meridionale) una grotta che avrebbe cambiato per sempre parte di quello che sappiamo sull'arte preistorica. Accompagnato da due colleghi, Chauvet aveva deciso di esplorare quella zona perché convinto che nascondesse reperti importanti e così, dopo lunghe e impegnative ricerche, si è imbattuto in una grotta contenente pitture parietali risalenti al Paleolitico superiore (40.000-10.000 anni fa).

L'importanza di questa scoperta consiste nell'impressionante maestria con cui sono state realizzate le pitture, non rintracciabile in altri siti di datazione simile, e nello stato di conservazione in cui è stata ritrovata l'area.

via newsner.com

Gli studiosi ritengono che l'ingresso alla grotta fosse stato bloccato da una serie di frane avvenute circa 21.500 anni fa; proprio l'accumulo dei detriti ha permesso la perfetta conservazione dell'ecosistema al suo interno.

Gli studiosi ritengono che l'ingresso alla grotta fosse stato bloccato da una serie di frane avvenute circa 21.500 anni fa; proprio l'accumulo dei detriti ha permesso la perfetta conservazione dell'ecosistema al suo interno.

Facebook/Chauvetgrottan

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Il sito archeologico scoperto da Chauvet nascondeva un migliaio di opere fra dipinti e incisioni; fra di essi ci sono ben 447 rappresentazioni di 14 specie animali diverse.

Il sito archeologico scoperto da Chauvet nascondeva un migliaio di opere fra dipinti e incisioni; fra di essi ci sono ben 447 rappresentazioni di 14 specie animali diverse.

Flickr/ClaudeValette

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Oltre all'insolita qualità della tecnica pittorica, colpisce la maggiore presenza di rappresentazioni di animali pericolosi come i felini, i mammut e i rinoceronti, rispetto ad animali più comuni (cavalli e bisonti).

Oltre all'insolita qualità della tecnica pittorica, colpisce la maggiore presenza di rappresentazioni di animali pericolosi come i felini, i mammut e i rinoceronti, rispetto ad animali più comuni (cavalli e bisonti).

Flickr/ClaudeValette

Wikipedia

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L'insieme dei reperti è di grande interesse scientifico sia per quanto riguarda l'aspetto paleontologico che per quello artistico.

L'insieme dei reperti è di grande interesse scientifico sia per quanto riguarda l'aspetto paleontologico che per quello artistico.

Imgur

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In un primo momento gli esperti stentavano a credere che il sito potesse essere fatto risalire al Paleolitico superiore proprio per il grado di precisione delle opere all'interno della grotta.

In un primo momento gli esperti stentavano a credere che il sito potesse essere fatto risalire al Paleolitico superiore proprio per il grado di precisione delle opere all'interno della grotta.

Flickr/ClaudeValette

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Le pubblicazioni scientifiche più recenti (2012) hanno però confermato la datazione ottenuta con la tecnica del radiocarbone, stabilendo che le opere risalgono a circa 30.000 anni fa.

Le pubblicazioni scientifiche più recenti (2012) hanno però confermato la datazione ottenuta con la tecnica del radiocarbone, stabilendo che le opere risalgono a circa 30.000 anni fa.

Flickr/ClaudeValette

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Questo significa che le pitture di Chauvet sono le più antiche e le più elaborate mai ritrovate e ciò stravolge quello che credevamo di sapere sulle abilità cognitive dell'essere umano del tempo...

Questo significa che le pitture di Chauvet sono le più antiche e le più elaborate mai ritrovate e ciò stravolge quello che credevamo di sapere sulle abilità cognitive dell'essere umano del tempo...

Flickr/ClaudeValette

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