Tutti conoscono i samurai, ma pochi sanno che ne esisteva una versione tutta al femminile
Quando parliamo di samurai pensiamo subito all'immagine del guerriero giapponese dalla tempra morale e fisica ferrea. Tuttavia questa illustre casta nobiliare non fu l'unica a custodire i segreti delle arti marziali; durante il medioevo giapponese (1185-1573), infatti, nacque una classe di guerriere nobili che apprendevano le tecniche di combattimento proprio come i loro corrispettivi uomini.
Le cosiddette onna-bugeisha venivano addestrate all'uso delle armi in modo da poter difendere loro stesse e la casa nei periodi di guerra, ossia quando gli uomini si assentavano per lunghi periodi.
Le donne samurai rimanevano in primo luogo delle donne di casa. Tuttavia queste matrone dovevano essere in grado di difendere il proprio feudo quando i mariti erano impegnati in guerra.
Le onna-bugeisha, invece della katana, prediligevano l'uso del naginata, un'arma inastata con una lama di media lunghezza molto utile per il combattimento individuale.
Rappresentazione della guerriera Ishi-jo (1848)