Questo granchio è pressoché sconosciuto, ma il suo sangue può salvarci la vita. Ecco perché
Circa 50 anni fa gli scienziati hanno scoperto che il sangue del limulo, animale che vive sui fondali marini, è fondamentale per eseguire dei test che analizzano la presenza di batteri in una soluzione.
Da allora, i limuli vengono pescati in grandi quantità ed il loro sangue viene utilizzato per garantire che i prodotti medici non siano contaminati.
Non temete, dopo aver donato il sangue, i limuli vengono restituiti al mare.
Nel sangue del limulo è presente un composto chimico in grado di riconoscere efficacemente la presenza di batteri ed eliminarli, racchiudendoli in un coagulo
La scoperta ha portato allo sviluppo di un reagente, il limulus test, usato comunemente per individuare tossine batteriche nelle materie prime industriali, nella farmacologia e nell'acqua
Il sangue viene estratto dai limuli senza provocarne la morte e gli animali vengono rigettati in mare alla fine dell'operazione
Il liquido è incolore ma, a contatto con l'aria, assume una colorazione azzurra dovuta all'ossidazione del rame presente nel loro sangue
Oltre 60.000 esemplari all'anno vengono pescati per donare il 30% del loro sangue, finché non sarà possibile produrre la sostanza sinteticamente
Quando si vogliono accoppiare i limuli raggiungono le acque poco profonde vicino alle coste, dove vengono raccolti e successivamente trasportati in centri specializzati. Il prelievo non è traumatico e, poco dopo l'operazione, i limuli vengono restituiti al mare.