La svastica prima del nazismo? Non ci crederai, ma era simbolo di prosperità
Prima che il famoso simbolo della svastica venisse indelebilmente associato ad una delle piaghe più ingloriose che la storia del Novecento ricordi, ossia il Nazismo, essa rappresentava la fortuna ed era auspicio di prosperità.
Il termine deriva dal sanscrito svastika, al quale si possono attribuire diversi significati tra cui proprio quello di "oggetto propizio". In Asia, su molti monumenti e su pavimenti ed oggetti di uso comune ma molto antichi, si possono ritrovare incise queste particolari croci greche con i bracci piegati ad angolo retto. Ma ripercorriamo la loro storia...
Risalgono al Neolitico i primi reperti archeologici in cui è raffigurata la svastica.
In quest'anfora rinvenuta nell'antica Thera, l'odierna Santorini, il simbolo appare vicino ad una colomba.
Nel Buddismo cinese significa "infinito" e viene raffigurata sul petto delle statue, all'altezza del cuore.
E' stata ritrovata anche su pavimenti di chiese bizantine, in Israele...
... e presso tempi buddisti nella Corea del Sud.
E' comunemente impressa su sigilli appartenenti all'antica civiltà della Valle dell'Indo, nell'odierno Pakistan.
Essendo una croce greca, non poteva non trovarsi anche su ceramiche greche, questa datata 760 A.C.
Questo è il più antico manufatto recante una svastica, risale a 15mila anni fa!
Nel XX secolo era utilizzata come portafortuna dai piloti, come mostra la pioniera dell'aviazione Matilde Moisant.
Squadre sportive la utilizzarono come identificativo del proprio team, come questi giocatori di hockey canadesi.
Simbolo dell'induismo, viene ricreata durante la festa indiana Diwali, in cui il bene vince sul male.
Anche sugli antichi elmi macedoni è ben visibile.
Durante la cerimonia Upanayana gli iniziati hindu ricevono la conoscenza spirituale dei loro predecessori.
La svastica è stata anche simbolo delle Forze Armate finlandesi e lo è ancora per l'Areonautica Militare.
Si ritrova anche su reperti etruschi...
... e su un'antica bambola achea, custodita oggi al Louvre.
Era utilizzata anche per decorare monete, in questo caso del Regno Kuninda del I secolo A.C.
Usata come simbolo dal birrificio Carlsberg, ancora oggi si trova sul sito della fabbrica, a Copenaghen.
Venne impiegata anche come simbolo di una lavanderia irlandese, nel 1912.
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