Un pescatore ritira le reti e trova all'interno un esemplare più unico che raro
Al mondo esistono alcuni eventi la cui probabilità è bassa, molto bassa: tra questo c'è sicuramente il pescare un'aragosta blu, soltanto un tentativo su due milioni va a buon fine. La spiegazione di questa colorazione così particolare sta in una mutazione genetica del pigmento del carapace che nella maggior parte dei casi è di un colore marrone o verde scuro.
Sul web è stata diffusa la notizia di un pescatore che ne ha trovata una nella sua rete: in precedenza un'aragosta blu è stata pescata nel 2008 al largo dell'Isola di Man, nel mare d'Irlanda, e un'altra nel 2012 in Scozia.
La colorazione blu è dovuta all'eccessiva produzione di una proteina. Tranne che per il carapace, queste aragoste sono del tutto simili alle altre, il loro gusto è assolutamente indistinguibile.
Non c'è un luogo del mondo dove ne esistono più esemplari: vivono là dove normalmente si pescano le aragoste.
L'ultimo esemplare di aragosta blu è stato pescato al largo delle cose del Massachusetts da Wayne Nickerson.
Non è la prima volta che ne vede una: nella sua lunga esperienza di uomo di mare ne ha già trovata una nelle sue reti, 26 anni fa.
Non è ancora chiara la fine che farà questo esemplare: la famiglia Nickerson intende donarla ad un acquario ma alcune organizzazioni animaliste si sono risentite. Chiedono il rilascio immediato nell'oceano di una creatura così rara, che per altro muta la sua colorazione una volta allontana dal suo habitat naturale.
Nella storia è capitato altre volte di pescare aragoste con una colorazione diversa da quella naturale: sono state avvistate aragoste rosse e gialle: la probabilità di trovarle è una su 30 milioni.
Esistono anche esemplari albini a cui manca totalmente il pigmento di colorazione del carapace, ma quella blu ha sicuramente un fascino unico!