2 liceali scoprono un modo per accelerare la degradazione della plastica: ecco cosa usano
Nel 2011, dopo una visita presso un centro di smaltimento dei rifiuti, le studentesse canadesi Miranda Wang e Jeanny Yao hanno scoperto che alla plastica possono volere 5000 anni per degradarsi. Le due ragazze, all'epoca ancora adolescenti, sono rimaste talmente colpite dalla vista di tanto materiale inquinante che hanno deciso di concentrare i loro studi sulla ricerca di un modo che permettesse di arginare il problema. Dopo soli due anni hanno fatto una scoperta che potrebbe rivoluzionare i metodi di smaltimento di questo materiale.
Dopo aver letto centinaia di articoli scientifici, Wang e Yao hanno scoperto un ceppo di batteri che ha la naturale predisposizione a distruggere i composti chimici di cui è fatta la plastica, gli ftalati.
Gli ftalati sono particolarmente dannosi sia perché si diffondono facilmente nell'ambiente, sia perché possono essere assobriti dalla pelle e influire in maniera dannosa sul funzionamento degli ormoni.
Le ricerche condotte da queste due promettenti scienziate, ora studentesse alla Pennsylvania State University, sono valse loro il primo premio del Sanofi BioGENEius Challenge e ha permesso loro di fondare la BioCellection, un'azienda che continua a portare avanti la ricerca con lo scopo di attuare su larga scala la degradazione della plastica tramite batteri.