Tutte le lacrime sembrano uguali, ma osservandole da vicino riservano delle sorprese
Per una gioia intensa, per dolore, per rabbia o per nostalgia... Le lacrime bagnano milioni di guance al mondo ogni giorno ma il sentimento che le scaturisce non è mai lo stesso. Ognuno di noi produce lacrime diverse a seconda del motivo ma soprattutto per l'intensità dell'emozione provata.
L'olandese Maurice Mikkers, ex tecnico di laboratorio chimico con la passione per la fotografia, ha condotto uno studio molto interessante: ha ingigantito le lacrime sotto la lente del microscopio ed ha trovato che effettivamente non hanno mai una forma identica tra loro.
via conectica.com
Ognuno di noi è diverso in tema di pianto: chi lacrima anche per gioia e chi invece non riesce a farlo neanche in un momento di dolore.
Maurice Mikkers ha avuto l'idea di osservare le lacrime al microscopio a seguito di un pianto scaturito da un urto del piede contro lo spigolo del tavolo. Incuriosito dall'argomento ha chiesto ai suoi amici di poter raccogliere le loro e di specificare il motivo che le ha prodotte.
Una volta raccolte su un vetrino, il fotografo lascia le lacrime cristallizzare prima di visionarle al microscopio.
Apparentemente le lacrime sembrano tutte uguali, liquide, trasparenti, salate... E invece no.
Tutte le lacrime, anche appartenenti alla stessa persona, hanno una forma ed una composizione diversa.
La scienza suddivide le lacrime in tre tipi: quelle emotive, quelle di riflesso e quelle basali.
Le prime sono associate ad emozioni intense e spesso sono quelle che si trattengono più facilmente rispetto alle altre tipologie. Si piange per rabbia, per dolore o per felicità.
Riuscire a non versare lacrime mentre si taglia la cipolla è impossibile: ecco come vengono prodotto le lacrime di riflesso. Appartengono a questa categoria anche quelle dovute a reazioni allergiche.
Le lacrime basali non sono associate ad alcun stato emotivo ma sono fondamentali per la salute dell'occhio: queste sono sempre presenti sulla superficie e tengono umettato il bulbo oculare.
Mikkers ha individuato una correlazione tra composizione chimica della lacrima e categoria di appartenenza, ma non un legame con la forma.
Ogni volta, le lacrime si presentano con una forma diversa: la creatività del nostro corpo è praticamente infinita!