Questa scultura del XVIII secolo è così rifinita nei dettagli che la rete di marmo sembra quasi vera

di Simone Fabriziani

21 Settembre 2020

Questa scultura del XVIII secolo è così rifinita nei dettagli che la rete di marmo sembra quasi vera

Da quando il marmo è stato ampiamente utilizzato nella scultura, i più grandi artisti di tutto il mondo e del passato hanno realizzato con questo materiale molto pregiato capolavori assoluti della storia dell'arte, ancora oggi motivo di studio, analisi ed infinita ammirazione. Una scultura particolarmente dettagliata e stupefacente realizzata interamente in marmo in ogni sua parte, è "Il Disinganno", visitabile ancora oggi all'interno della Cappella Sansevero a Napoli.

via Museo Sansevero

museocappellasansevero/Instagram

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La scultura de "Il Disinganno" è stata realizzata nel XVIII secolo dal'artista genovese Francesco Queirolo, e ha sia un significato biblico che uno più profondo, allegorico; la scultura pregiata raffigura due soggetti: un angelo e un pescatore, l'angelo si trova su un globo mentre districa l'uomo da una rete e galleggia sopra un drappeggio dettagliatissimo di decorazioni. Secondo la lettura biblica, la rete rappresenta allegoricamente il peccato.

 

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In questo caso, l'angelo che sta in cima al globo, quindi che veglia sul mondo creato da Dio, scioglie l'uomo dalla rete del peccato, dalle sue malefatte, e lo rende finalmente libero; la libertà spirituale è rappresentata dal libro della Bibbia, che si trova in basso con le pagine aperte che recitano: " Spezzerò la tua catena, la catena dell'oscurità e della lunga notte di cui sei schiavo in modo che tu non possa essere condannato con questo mondo."

Per quanto riguarda gli altri simboli, la fiamma sulla testa dell'angelo sta a significare l'intelletto, mentre il globo è la raffigurazione allegorica dei piaceri mondani, che possono portare a nefandezze.

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Ma ciò che colpisce maggiormente della scultura del Queirolo è l'illusione ottica che sembra creare nello spettatore che l'ammira: i dettagli rifiniti della rete non sembrano realizzati in marmo per quanto appaiono veri al primo sguardo, eppure l'artista di origine genovese ha realizzato Il Disinganno in marmo pregiato, dal primo all'ultimo centimetro.

Francesco Queirolo ha impiegato più di 7 anni per terminarla, senza un laboratorio di scultura, né l'aiuto di apprendisti scultori, guadagnandosi il rispetto di tutta la società napoletana del XVIII secolo. L'opera è stata completata nel 1754 su commissione del nobile Raimondo di Sangro.

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Ancora oggi è possibile ammirare in tutti i suoi straordinari dettagli Il Disinganno all'interno della Cappella Sansevero, nella città di Napoli.