Grotta tibetana racconta di antichi esseri umani estinti: qui abitarono i Denisoviani per 100.000 anni

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di Francesca Argentati

04 Luglio 2024

La fotografia dell'ingresso della grotta carsica di Baishiya

Dongju Zhang/Wikimedia commons - CC BY-SA 4.0

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I Denisoviani sono antichi esseri umani estinti, la cui prima identificazione risale al 2010: un nuovo studio ha scoperto di più nel luogo dove prosperarono per oltre centomila anni.

I Denisoviani sono più recenti di quanto si pensasse

La scienza non sa ancora molto sugli antichi Denisoviani, esseri umani estinti migliaia di anni fa, ma un nuovo studio ha scoperto qualcosa di più: questo gruppo visse sull'altopiano del Tibet per più di 100.000 anni. Gli archeologi hanno esaminato 2500 frammenti di ossa fossili appartenenti a numerose specie animali, scoperte all'interno della grotta carsica di Baishiya, in Tibet, situata a 3.280 metri di altitudine. La grotta si trova nei pressi di Xiahe, in provincia di Gansu, in Cina. Si tratta di uno dei tre posti del mondo in cui sono state trovate prove della loro esistenza sulla Terra.

La nuova ricerca ha svelato che i Denisoviani erano in grado di cacciare e processare per il consumo e la creazione di strumenti un vasto gruppo di animali di varie dimensioni, che comprende uccelli, rinoceronti lanosi, marmotte e pecore blu. I ricercatori hanno trovato anche un resto fossile umano appartenente a un periodo compreso tra i 48.000 e i 32.000 anni fa, il più recente tra quelli denisoviani finora scoperti. Ciò significa che questa specie si è estinta più tardi di quanto pensassimo.

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I Denisoviani del Tibet erano umani resilienti

Fossile di iena maculata trovato nella Baishiya Karst Cave in Tibet

Nature

La scarsa quantità di reperti fossili ha reso difficile ottenere informazioni su questi antichi umani, ma grazie al nuovo studio ora sappiamo che i Denisoviani che abitavano la grotta carsica di Baishiya avevano una grande resilienza, adattandosi a un ambiente tra i più difficili del pianeta. Dongju Zhang, autore principale dello studio, archeologo e professore presso la Lanzhou University, ha dichiarato: "Hanno utilizzato tutti gli animali a loro disposizione, il che significa che il loro comportamento era flessibile."

Il fossile del Denisoviano rinvenuto era molto probabilmente contemporaneo agli umani moderni e ai Neanderthal che nel frattempo si trovavano in Eurasia, secondo Frido Welker, professore presso il Biomolecular Paleoanthropology Group del Globe Institute dell'Università di Copenaghen e coautore dello studio.

Denisoviani: l'incontro con Neanderthal e uomo moderno

Fossile di volpe tibetana

Nature

Come dicevamo, in Denisoviani sono stati identificati nel 2010 per la prima volta, esaminando sequenze di DNA in laboratorio ottenuto dal primo frammento fossile rinvenuto. Da allora, sono stati trovati soltanto una decina di resti nell'intero pianeta, la maggior parte dei quali nella grotta di Denisova nei Monti Altai in Siberia, che ha dato il nome a questa specie estinta.

Dalle analisi genetiche, gli scienziati hanno scoperto che anche loro, come i Neanderthal, si unirono agli esseri umani moderni: ancora oggi tracce di DNA denisoviano sopravvivono negli esseri umani e questo indica la loro presenza concentrata in Asia. Il primo fossile al di fuori della grotta è stato scoperto da un monaco nel 2019 nella grotta di Baishiya Karst, considerata sacra dai buddisti tibetani e antica più di 160.000 anni. Le migliaia di frammenti di ossa animali sono state esaminate tramite la tecnica chiamata Zooarcheologia di più recente invenzione, riuscendo a identificare i singoli animali. Oggi, quest'area ospita principalmente pecore blu, capre e yak.

Nella grotta di Denisova vissero diversi gruppi di umani oltre ai Denisoviani, compresi i Neanderthal e i primi umani moderni: nella grotta carsica di Baishiya, invece, abitarono soltanto i primi e qui si nascondo tutti i "segreti" relativi al loro aspetto, al loro comportamento e ai motivi che ne causarono l'estinzione.

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