Combattere l'ISIS... con l'arte: ecco il ragazzo che crea copie perfette delle opere distrutte
Quando ha saputo dello scempio che i combattenti dell'Isis avevano perpetrato nelle antiche città di Nimrud e Palmira, Nenous Thabit ha deciso d'intraprendere a modo suo una simbolica missione vendicativa: a soli 17 anni questo talentuoso scultore ha iniziato a realizzare dettagliate repliche delle opere andate distrutte durante quegli assalti.
Il suo bellissimo progetto sta commuovendo il mondo e riporta l'attenzione su una triste vicenda che non riguarda solo gli appassionati di arte ma chiunque condivida l'importanza del mantenere viva la memoria del passato.
Immagini: Nenous Thabit
Nenous ha imparato l'arte della scultura grazie al padre che svolge proprio questo mestiere. Quando è venuto a sapere della distruzione del millenario sito di Nimrud ha detto di essersi sentito "ferito nel profondo".
La famiglia di Nenous, che è di discendenza assira, vedeva nella città di Nimrud il simbolo delle proprie origini e negli artefatti lì custoditi il lavoro dei propri antenati.
Ciò che lo ha ferito di più è stato assistere alla distruzione della statua di Lamassu, un'importante divinità assira simbolo di bene e protezione che veniva posta all'ingresso degli edifici.
"La statua di Lamassu era una delle mie preferite poiché è la più importante all'interno del patrimonio culturale assiro, per questo ho deciso di realizzare, fra le altre, una copia di essa".
"L'Isis ha dichiarato guerra anche all'arte e alla cultura e io ho deciso di combattere le terribili azioni di questa organizzazione a modo mio, rispondendo con la mia arte".
In Iraq decidere di fare l'artista e impegnarsi in un progetto con risvolti politico-religiosi come quello che ha intrapreso Nenous può essere pericoloso. Il ragazzo però ha già chiarito che non intende fermarsi; al contrario, proseguirà gli studi in questo ambito per "diventare un artista noto in tutto il paese e far capire agli altri che bisogna essere orgogliosi della propria storia", anche se questa non rispecchia più le credenze del presente.