A Modena ha chiuso un allevamento di visoni destinati alla produzione di pellicce
Negli anni passati, indossare capi in vera pelliccia d'animale era uno status a cui pochi rinunciavano; ora, complice la crisi e lo sviluppo di una sensibilità maggiore nei confronti degli animali, il mercato delle pellicce è in calo. A testimoniarlo sono le vicende che hanno coinvolto recentemente la maison Chanel, che ha dichiarato – per motivi etici ed economici – di non trattare più pellicce e pelli di animale.
Si aggiunge un'altra buona notizia che farà piacere agli animalisti e non solo; a Modena chiude lo storico allevamento di visioni, in attività da sessant'anni.
A Fossoli, vicino Modena, ha chiuso un grande allevamento di visoni destinati alla produzione di pellicce. Una vittoria per gli animalisti, che qualche tempo fa avevano occupato lo stabile per fermare l'uccisione di migliaia di visioni, normalmente effettuata con delle camere a gas.
Pochi acquirenti e pressioni burocratiche sempre maggiori, per limitare il rischio che i visioni potessero scappare e inserirsi in natura in modo incontrollato: queste le motivazioni che avrebbero portato l'allevamento a chiudere i battenti.
Il futuro della moda è senza pellicce, lo chiedono gli animalisti e lo sostengono alcuni dei più grandi marchi di moda; i materiali moderni, sviluppati con le più avanzate tecnologie, permettono di creare tessuti in tutto e per tutto simili a quelli di origine animale, risparmiando così animali in tutto il mondo.
La strada è ancora lunga da fare, ci sono tanti altri allevamenti in Italia ancora attivi, ma la vicenda di Modena dimostra quanto sia cruciale un cambiamento nella mentalità dei consumatori, per ottenere i risultati sperati.
Esiste una petizione, su cui è possibile lasciare traccia del proprio dissenso e della volontà di lasciare liberi i visioni, così come tutti gli altri animali coinvolti nel mercato delle pellicce.