Ti sei mai chiesto perché i cartoni delle uova sono quasi sempre da quattro, sei o dodici?

Francesca Argentati image
di Francesca Argentati

26 Ottobre 2023

Ti sei mai chiesto perché i cartoni delle uova sono quasi sempre da quattro, sei o dodici?

Abbiamo molto parlato delle uova, un alimento estremamente comune e apprezzato, eppure ci sono alcuni aspetti e curiosità che ancora non tutti conoscono. Ad esempio, hai notato che le confezioni in cui vengono vendute hanno un numero preciso, solitamente 12? In questo articolo scoprirai perché non è affatto un caso.

Le uova tra alimentazione e simbolismo

Le uova tra alimentazione e simbolismo

Pixabay

Siamo così abituati a vedere le cose in un dato modo che spesso non ci poniamo domande, semplicemente per noi sono così. Punto e basta. Eppure, spesso nascondono curiosi motivi, ben lontani dall'essere casuali. Un esempio sono proprio le uova, vendute solitamente in confezioni da 4, 6 o 12. Si tratta di uno degli alimenti più antichi, nutrienti e comuni di cui disponiamo, che possiamo sfruttare in moltissime ricette prestando attenzione a non eccedere nel consumo. Ancora prima di essere utilizzate in piatti dolci o salati e di essere vendute, le uova venivano gustate fin dagli esordi della vita umana.

Le più diffuse e conosciute sono quelle di gallina e rappresentano un'eccellente fonte proteica: proprio il fatto di essere facilmente reperibili le ha rese uno degli alimenti più versatili in cucina. Inoltre, le uova sono cariche di simbolismo e tradizioni: pensiamo alla Pasqua cristiana, durante la quale vengono prodotte sottoforma di cioccolata, oppure decorate per addobbare case e negozi. Insomma, in molti casi si tratta di prodotti immancabili in cucina, ma per quale motivo nei supermercati vengono vendute in determinate confezioni (e le troviamo fuori frigo)?

Ecco perché i cartoni delle uova sono quasi sempre da quattro, sei o dodici

Ecco perché i cartoni delle uova sono quasi sempre da quattro, sei o dodici

Pexels

Il motivo per cui le uova vengono vendute in gruppi da quattro, sei o dodici è dovuto alla tradizione e molto probabilmente al simbolismo del numero 12. Nel cristianesimo, questa cifra è legata al numero degli apostoli e le uova, come abbiamo accennato, sono esse stesse il simbolo della resurrezione di Gesù. Tuttavia, il numero 12 è legato a molti altri aspetti della nostra vita, come i mesi dell'anno, i segni zodiacali, i pleniluni, le ore del giorno e così via. Di fatto, è un numero importante per l'essere umano, ma ha davvero condizionato il formato di vendita delle uova?

Durante il periodo elisabettiano, effettivamente, venivano vendute in gruppi composti da una dozzina. Negli scambi all'ingrosso nel XIX secolo, erano deposte all'interno di scatole e successivamente, con l'imballaggio delle industrie alimentari, è stato mantenuto questo numero e i relativi fattori come quattro e sei. In alcuni casi, le confezioni arrivano a 18 uova, tenendo conto delle loro dimensioni e dunque del peso per realizzare gruppi uniformi. In Europa, soprattutto in Inghilterra, dal '700 e fino alla metà del Novecento, venne usato il metodo delle unità imperiali: uno scellino equivaleva a 12 penny, probabilmente proprio per l'importanza di questo numero a livello simbolico. In questo modo, un uovo poteva essere acquistato per uno scellino oppure per dodici penny, senza bisogno di resti o di aggiunte. La successiva adozione del sistema decimale non ha del tutto soppiantato le confezioni da dodici, nonostante troviamo spesso anche cartoni da dieci uova.

Tuttavia, c'è un altro motivo per la scelta di questo specifico numero: durante il Medioevo, le uova venivano vendute sfuse al mercato. Coloro che non sapevano contare, utilizzavano il sistema del pollice e delle quattro dita: ogni dito ha tre falangi e, se escludiamo il pollice che veniva utilizzato per contare, quante falangi abbiamo in quattro dita? Esatto, proprio 12. In questo modo, ogni uovo inserito nel cestino poteva essere segnato toccando una falange alla volta, senza incorrere in errore. Inoltre, questa cifra è facilmente divisibile e rendeva la richiesta di "mezza dozzina" molto più pratica e facile.

Altre curiosità sulle uova

Altre curiosità sulle uova

Freepik

Hai mai sentito usare il termine "dozzina del fornaio"? In questo caso, il numero esatto non è 12, ma 13. Nel XIII secolo, il re Enrico III decise che sarebbero stati sanzionati i venditori che al mercato avessero tentato di imbrogliare i compratori. Così, divenne pratica comune inserire per scrupolo un pezzo di pane e o un uovo in più nel cestino del cliente. Il cartone di uova moderno è un'invenzione canadese del 1911, ma, come abbiamo detto, la tradizionale serie da dodici è stata mantenuta attuale, insieme ai relativi sottomultipli 6, 4 e, in alcuni casi, due.

Infine, un'ultima curiosità sulle uova: sai perché si chiamano proprio così? Pare che la fonte sia indoerupea e risalente all'era preistorica e che il nome sia legato alla parola "uccello". Nell'inglese antico questo si traduceva in "oeg", che nel tempo si modificò in "ey", al plurale "eyren". Nel XIV secolo, l'antico norvegese acquisì il termine "oeg", ma per un certo periodo si continuarono a utilizzare entrambi i termini, fin quando la parola norrena non ebbe definitivamente la meglio verso la fine del XVI secolo.

E tu quanto ne sai davvero su questo diffusissimo alimento?