Perché i corvi sono così intelligenti (forse anche più delle scimmie)?
Alcuni animali hanno la capacità di sorprenderci per la loro insospettabile intelligenza: fra questi ci sono proprio i corvi, che hanno un ingegno davvero invidiabile. Vediamo alcuni esempi riguardo a questa loro affascinante caratteristica.
Corvi, tra gli animali più intelligenti del pianeta
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Qual è l'animale più intelligente del pianeta? Gli esemplari dotati di stupirci con le loro doti cognitive sono diversi e fra loro si annoverano anche i corvi. Nonostante le dimensioni ridotte e, dunque, un cervello piuttosto piccolo, questo animale nero e associato all'occulto sembra avere un quoziente intellettivo sorprendente. Di fatti, si distinguono nel regno animale per essere tra le specie più dotate di ingegno, nonostante l'apparenza possa ingannare. Sono, infatti, capaci di creare e utilizzare determinati strumenti, ma si sono rivelati anche in grado di fare scelte e prendere decisioni guidate da regole prestabilite.
Non solo: sembrano essere in grado di comprendere alcuni semplici ragionamenti numerici e di serbare rancore contro coloro che non si mostrano gentili con loro. Inoltre, secondo i ricercatori sono capaci di comprendere la ricorsione, cioè il processo di incorporamento di alcune strutture in altre strutture simili, che si pensava fosse riservato unicamente agli esseri umani. Si tratta di una componente essenziale del linguaggio, che ci permette di formulare frasi elaborate partendo da una composizione verabile semplice. Nonostante gli psicologi ritenevano fosse una nostra abilità, in realtà a quanto sembra non ne possediamo l'esclusiva assoluta.
Ricorsione nelle scimmie e negli umani: la ricerca
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Molti, inoltre, rintracciavano nella ricorsione la particolarità in grado di differenziare il linguaggio umano dalle comunicazioni animali. Tuttavia, parlando dei corvi dobbiamo - forse - ricrederci. Diana Liao, ricercatrice presso il laboratorio di Andreas Nieder, professore di fisiologia animale all'Università di Tubinga in Germania, ha dichiarato: "C'è sempre stato interesse nel sapere se anche gli animali non umani possano o meno cogliere sequenze ricorsive". Così, uno studio che ha coinvolto sia scimmie che esseri umani, adulti e bambini, ha rilevato che la capacità di produrre sequenze a carattere ricorsivo potrebbe non essere una peculiarità riservata alla nostra specie.
A entrambi i gruppi sono stati mostrati, attraverso un display, due coppie di simboli posti tra parentesi in ordine sparso. I partecipanti sono stati invitati a disporli in una sequenza ricorsiva, ricevendo un feedback in seguito alla risposta corretta, che per le scimmie consisteva in una piccola razione di cibo. A questo punto, i ricercatori hanno mostrato ai soggetti coinvolti una sequenza di parentesi casuali, che avrebbero dovuto disporre in modo ricorsivo. Due scimmie su tre hanno creato più sequenze ricorsive che non, pur necessitando di un ulteriore addestramento, mentre i bambini le hanno formate nel 40% dei casi. Questi risultati hanno portato la Liao a indagare sulle capacità dei corvi, dal momento che le loro capacità cognitive erano ormai ben note.
La capacità ricorsiva nei corvi: sono più intelligenti delle scimmie
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Adattando il metodo usato nel precedente studio, la Liao, insieme al suo team, ha addestrato due corvi per insegnare loro a toccare, utilizzando il becco, diverse coppie di parentesi in sequenza ricorsiva inserita al centro della serie. Dopodiché, il team ha esaminato la capacità dei corvi di creare in autonomia nuove sequenze ricorsive su una serie di simboli diversa. I risultati sono stati i medesimi riportati dai bambini: gli uccelli hanno avuto successo nel 40% dei test svolti, ma senza aver avuto bisogno dell'addestramento extra che era stato necessario alle scimmie. Questi dati hanno portato alla consapevolezza che i corvi sono in realtà più intelligenti delle scimmie o che, in ogni caso, sono più efficienti in questa abilità. Gli esperti hanno ipotizzato che questa capacità potrebbe servire a questi animali per organizzare i propri gruppi sociali.
Tuttavia, alcuni scienziati si sono dichiarati perplessi al riguardo: secondo Arnaud Rey, ricercatore senior in psicologia presso il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica, i risultati emersi potrebbero essere interpretati come un semplice apprendimento di tipo associativo: in sostanza, i corvi avrebbero potuto imparare a collegare un simbolo a quello seguente, come appunto far seguire una parentesi chiusa a quella aperta. Secondo Rey, inoltre, nemmeno negli esseri umani si tratterebbe di abilità cognitiva, bensì di un meccanismo di apprendimento per associazioni. Liao, però, ha rilevato che nel cervello degli uccelli è assente la neocorteccia stratificata presente nei primati e che questa caratteristica potrebbe non essere necessaria per sviluppare la ricorsione, la quale potrebbe derivare da una "capacità antica dal punto di vista evolutivo".
Tu che ne pensi?