La Luna è entrata in una nuova era geologica a causa dell'uomo

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di Francesca Argentati

15 Dicembre 2023

La Luna è entrata in una nuova era geologica a causa dell'uomo

Secondo gli scienziati, la nostra Luna sta per vivere un'era geologica del tutto inedita e il motivo potrebbe essere ricondotto proprio agli esseri umani che vivono sulla Terra. Ecco perché.

Antropocene lunare: cosa significa?

Antropocene lunare: cosa significa?

NASA / Neil A. Armstrong/Wikimedia commons - Public Domain

Sembra proprio che il nostro satellite, secondo un nuovo studio, stia per vivere una nuova era geologica. Il periodo che la Luna si appresta a sperimentare ha un nome, ed è Antropocene. In questo caso, lunare. Il termine è stato coniato da un concetto terrestre, che si riferisce al periodo geologico in cui ci troviamo attualmente, caratterizzato dall'ampio impatto dell'attività umana sulla Terra. Sebbene non sia ancora ufficialmente riconosciuto come un'epoca geologica, l'idea sottolinea il ruolo preponderante dell'uomo nella modifica dei sistemi naturali del pianeta. L'essenza dell'Antropocene risiede nell'influenza senza precedenti che le attività umane hanno avuto su processi chiave, tra cui cambiamenti climatici, estinzione di alcune specie, deforestazione, inquinamento dell'aria e dell'acqua e alterazione dei cicli biogeochimici.

In sostanza, questa parola enfatizza la nostra responsabilità nel plasmare l'ambiente terrestre, superando la semplice etichetta di "periodo postindustriale". Il dibattito sulla definizione formale e sull'inizio esatto dell'Antropocene continua nella comunità scientifica, ma di base sottolinea la necessità di comprendere e affrontare l'impatto delle attività umane sulla salute del pianeta. Ora, lo stesso principio è stato applicato alla Luna, plasmando il termine Antropocene lunare. Ciò significa che, secondo i ricercatori, l'attività dell'uomo potrebbe aver influito significativamente sul satellite, potenzialmente già da quando la navicella spaziale Luna 2 dell'URSS approdò sulla sua superficie nel 1959 senza equipaggio umano.

La forza dominante che modifica l'ambiente della Luna è l'essere umano

La forza dominante che modifica l'ambiente della Luna è l'essere umano

nature geoscience

Sono trascorsi più di sessant'anni da quando la superficie della Luna è stata "contaminata" dai veicoli terrestri, a cui è seguita la presenza umana, tra cui l'equipaggio delle missioni Apollo. La polvere del nostro satellite ha visto razzi orbitare, alcuni atterrare e alcuni schiantarsi, come il veicolo cinese che ha provocato un nuovo cratere lunare. Nuove missioni sono previste per il prossimo futuro, con un nuovo sbarco stimato per il 2024. La NASA sta persino progettando la costruzione di abitazioni stabili sul nostro satellite entro il 2040. Insomma, l'essere umano ha interagito con la Luna più e più volte e questa interazione è destinata ad aumentare esponenzialmente: per questo motivo, i geologi e gli antropologi dell'Università del Kansas sono giunti alla conclusione che l'uomo è diventato, di fatto, la forza dominante che modifica l'ambiente della Luna, sancendo la nuova era geologica definita Antropocene lunare.

La ricerca, dunque, suggerisce che il termine Antropocene utilizzato in riferimento alla Terra dovrebbe essere esteso anche al nostro satellite, in virtù del fatto che l'attività umana ha da tempo superato i confini del nostro pianeta. L'articolo "The Case for a Lunar Anthropocene" è stato redatto da Justin Allen Holcomb, ricercatore post-dottorato presso il Kansas Geological Survey della KU e Rolfe David Mandel, ricercatore e professore universitario al Dipartimento di Marine, Earth e Scienze dell'atmosfera e il Centro per l'analisi geospaziale della North Carolina State University. Lo studio propone come data di inizio dell'Antropocene lunare proprio lo sbarco del lander sovietico Luna 2, il primo veicolo progettato dall'uomo che ha raggiunto il suolo lunare nel 13 settembre del 1959.

Le ere geologiche lunari e la necessità di un programma per il "patrimonio spaziale"

Le ere geologiche lunari e la necessità di un programma per il "patrimonio spaziale"

NASA Johnson Space Center Restored by Bammesk/Wikimedia commons - Public Domain

Da quel momento, oltre cento veicoli spaziali hanno fatto altrettanto, tra cui sei missioni Apollo provviste di equipaggio. Gli astronauti dell'Apollo 12 hanno camminato sul terreno lunare e prelevato campioni di regolite, mentre nei prossimi decenni numerosi progetti di maggiore impatto verranno messi in atto. "L'idea è più o meno la stessa dell'Antropocene sulla Terra: l'esplorazione dell'impatto degli esseri umani sul nostro pianeta" ha dichiarato Justin Holcomb. “Allo stesso modo, sulla Luna, sosteniamo che l’Antropocene lunare sia già iniziato, ma vogliamo evitare danni ingenti o un ritardo nel suo riconoscimento finché non potremo misurare un significativo alone lunare causato dalle attività umane.” 

Gli scienziati hanno suddiviso le ere geologiche lunari in Pre-Nettarian, ovvero il periodo iniziale della formazione del satellite all'impatto del Nectaris, da 4.533 a 3.920 anni fa circa, seguito dal periodo Nettariano, che include la formazione dei bacini di impatto Nectaris e e Imbrium, da 3.920 a 2,850 miliardi di anni fa, e il periodo Imbriano, suddiviso in primo e tardo, che coincide con la funsione parziale del mantello sotto i bacini lunari e il riempimento di basalto. Dopodiché, è il turno dei periodi Eratostenico e Copernicano, il quale si estende da 1,1 miliardi di anni fa a oggi, caratterizzati da importanti crateri erosi da impatti esterni e da sistemi di raggi luminosi che li circondano. Tuttavia, con l'avvento dell'uomo sulla Luna, non sono più gli impatti la forza numero uno a determinare il cambiamento dell'ambiente lunare. Secondo Holcomb, questo annullerebbe l'idea che la Luna sia un ambiente resistente al mutamento e che è di fatto influenzato dall'uomo.

"I processi culturali stanno iniziando a superare lo sfondo naturale dei processi geologici sulla Luna. Questi processi comportano lo spostamento dei sedimenti, che chiamiamo 'regolite'. Tipicamente, questi processi includono, tra gli altri, impatti di meteoroidi ed eventi di movimento di massa. Tuttavia, se consideriamo l’impatto dei rover, dei lander e del movimento umano, questi disturbano in modo significativo la regolite. Nel contesto della nuova corsa allo spazio, il paesaggio lunare sarà completamente diverso tra 50 anni. Saranno presenti più paesi, il che porterà a numerose sfide. Il nostro obiettivo è sfatare il mito lunare-statico ed enfatizzare l’importanza del nostro impatto, non solo nel passato ma anche in corso e nel futuro. Il nostro obiettivo è avviare discussioni sul nostro impatto sulla superficie lunare prima che sia troppo tardi”. Questo comprende la possibilità che i futuri equipaggi possano lasciare rifiuti abbandonati. In definitiva, gli autori invitano a elaborare un programma per il "patrimonio spaziale" simile a quello terrestre.

Che ne pensi di questa nuova era lunare e delle sue possibili evoluzioni?