Come fanno gli uccelli a riposarsi durante le lunghe migrazioni oltreoceano?

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di Francesca Argentati

27 Maggio 2024

Ecco come gli uccelli affrontano le lunghe migrazioni oltreoceano
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Quando arriva l'autunno, stormi di uccelli abbandonano il proprio ambiente e migrano oltreoceano per cercare un clima più mite: ma come affrontano le traversate e dove sostano per riposare?

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Uccelli migratori terrestri: come fanno ad attraversare l'oceano?

Gli uccelli migratori, all'arrivo dell'inverno, si spostano percorrendo lunghissimi tragitti per cercare ambienti più caldi e forieri di cibo, per poi fare ritorno alla successiva primavera. Ma ti sei mai chiesto come fanno a sopportare viaggi di migliaia di chilometri sopra l'oceano, senza un luogo in cui fermarsi a riposare e mangiare? Oltre al curioso volo a forma di V, uno studio ha trovato la risposta, e riguarda una tecnica di "risparmio energetico". In pratica, gli uccelli durante la migrazione sfruttano il vento durante il volo per ridurre gli sforzi.

Circa il 40% delle specie migra ogni anno, volando in stormi da un continente all'altro. Le sfide, lungo il percorso, sono molte, soprattutto per gli uccelli terrestri che si ritrovano a volare in mare aperto per molto tempo. A differenza di quelli marini, non possono riposarsi e rifocillarsi con l'acqua, per ci il loro volo non può prevedere pause. In teoria. Gli ornitologi erano del parere che i volatili terrestri non potessero affrontare traversate superiori ai 100 km, dal momento che coprire lunghe distanze sbattendo continuamente le ali non è possibile, ma non è così.

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Risparmio energetico grazie al vento e al sollevamento

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L'annuale traversata migratoria sull'acqua, secondo lo studio tedesco dell’Istituto Max Planck e dell’Università di Costanza, è facilitata dall'atmosfera: sfruttando il vento e il sollevamento, molti uccelli migratori terrestri riescono in questa impresa, adattando la rotta se necessario. Elham Nourani, autore principale, ha spiegato: “Fino a poco tempo fa si riteneva che il sollevamento fosse debole o assente sulla superficie del mare. Invece, abbiamo scoperto che gli uccelli migratori adattano le loro rotte di volo per beneficiare delle migliori condizioni di vento e sollevamento quando volano sul mare. Questo li aiuta a sostenere il volo per centinaia di chilometri”.

Lo studio ha coinvolto l'osservazione di cinque diverse specie di rapaci che effettuano lunghe traversate marittime: il falco pescatore, il falco pecchiaiolo orientale, la poiana dalla faccia grigia, il falco della regina e il falco pellegrino. Questi uccelli presentano dimensioni, morfologie e strategie differenti, ma i risultati hanno confermato che l'uso del vento in coda viene ottimizzato per risparmiare sia tempo che energia durante il viaggio, insieme al sollevamento. Tuttavia, non è proprio vero che gli uccelli durante le loro impegnative traversate non fanno mai una sosta.

Migrazione marittima degli uccelli: sosta sulle navi

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Alcuni uccelli migratori terrestri hanno individuato zone di sosta utilizzate dai volatili adulti, più esperti di traversate, e tramandate attraverso le generazioni. Uno studio ha però scoperto inaspettatamente che molte specie, per riposarsi durante gli spostamenti oceanici, usano le navi molto più di quanto si pensasse. Si riteneva infatti che le imbarcazioni fossero usate come luoghi di sosta in via del tutto eccezionale.

Durante una ricerca nel Mar Mediterraneo, sono state registrate tredici specie differenti che hanno usato la barca dei ricercatori come luogo di sosta nell'arco dei venticinque giorni di navigazione. Lo scalo, ovvero la pausa dal volo, è stato in media di soli quarantadue minuti, probabilmente a causa della scarsa presenza di cibo a disposizione sul mezzo. Tuttavia, un tempo sufficiente a mettersi al riparo dal maltempo e ricaricare le energie. I dati emersi suggeriscono un ulteriore monitoraggio delle migrazioni in autunno sulla zona del Mar Mediterraneo e le imbarcazioni in transito: milioni di uccelli potrebbero servirsene come area di sosta.

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