La NASA vuole costruire il primo sistema ferroviario lunare: userà treni robot a levitazione magnetica

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di Gianmarco Bonomo

20 Maggio 2024

Rappresentazione del sistema FLOAT, ossia il primo sistema ferroviario lunare pensato dalla NASA

Di recente si è riacceso l’interesse per la Luna, oggi più che mai una nuova frontiera per l’esplorazione umana dello spazio, da parte delle agenzie spaziali. Alcune già pensano a una stazione lunare, altre intendono esplorare il lato nascosto del nostro satellite, altre ancora sviluppano mezzi di trasporto innovativi. Fra queste ultime c’è la NASA, che vuole costruire il primo sistema ferroviario lunare usando treni robot a levitazione magnetica. Vediamo di cosa si tratta o, in altre parole, quanto è vicino il prossimo futuro.

Come costruire una nuova casa sulla Luna: i piani della NASA

NASA/SAIC/Pat Rawlings

A più di mezzo secolo dall’ultima missione umana sulla Luna, le agenzie spaziali ricominciano a parlare di esplorazioni da parte di astronauti. E, perché no, anche di stazioni sul modello della ISS ma sulla superficie del nostro satellite. Come si può intuire, si tratta di un passo enorme verso un futuro ancora soltanto immaginato. O poco più.

Proprio la NASA ha già pronte alcune ipotesi sulla colonizzazione della Luna. Il piano dell’agenzia spaziale statunitense prevede l’uso della regolite lunare per creare cemento e quindi abitazioni, direttamente sul satellite. Se lo scopo dichiarato è quello di fornire un ambiente sicuro per i civili che arriveranno sulla Luna, l’obiettivo più generale è chiaro: vincere la nuova corsa allo spazio e avere la prima colonia entro il 2040.

Il primo sistema ferroviario lunare, secondo la NASA

NASA

Oltre alla costruzione di un camper lunare, parte integrante della colonia, o delle colonie, sarà il primo sistema ferroviario della Luna. Si tratta di un aspetto essenziale per il trasporto autonomo e sostenibile dei carichi di merci e persone sul nostro satellite. La NASA ha appena proposto un sistema chiamato FLOAT, fluttuare in inglese, in grado di utilizzare treni robot magnetici che levitano su un binario flessibile a tre strati. Si tratta di un sistema a minimo dispendio energetico che permette ai robot di fluttuare passivamente utilizzando la levitazione diamagnetica, e in cui uno strato di circuito flessibile genera spinta elettromagnetica per un movimento controllato.

Anche in questo caso il piano è senza dubbio ambizioso, ma si inscrive nella più vasta economia di una colonia lunare. Il sistema FLOAT infatti potrà funzionare con un minimo dispendio energetico ma anche generare energia durante il trasporto. In più, i binari del sistema proposto dalla NASA si dispiegano direttamente sul suolo della Luna ed evitano quindi costruzioni complesse.

Affrontare i rischi, cogliere le opportunità

Ethan Schaler/NASA

Fin qui abbiamo parlato di piani, di programmi, di intenzioni: al momento di concreto c'è poco. Rendere operativo il progetto FLOAT vuol dire infatti tenere conto anche dei rischi legati alla produzione, all’implementazione e al controllo sia dei robot magnetici sia dei binari. Per non parlare del loro funzionamento e della manutenzione che, per quanto minima, sarà comunque necessaria.

Uno strumento essenziale per il primo sistema ferroviario lunare è, da questo punto di vista, costituito dalle simulazioni informatiche. Prima o poi sarà tuttavia necessario avviare uno sviluppo concreto tanto della colonia quanto dei suoi treni robot a levitazione magnetica. Il futuro della Luna sembra davvero pieno di possibilità, almeno a sentire i piani della NASA e delle altre agenzie spaziali. Nella speranza che a questi programmi non seguano altri 50 anni di silenzio: si sa, nello spazio c’è soltanto questo.