Dove finiscono i pacchi smarriti? E soprattutto: cosa accade se non vengono reclamati?
Benché le spedizioni moderne siano (quasi) infallibili, anche oggi è possibile che un corriere finisca per smarrire un pacco. Non si tratta di un’eventualità frequente, ma qualcosa che può accadere per diverse ragioni e soprattutto in quei periodi in cui c’è un alto volume di spedizioni. Ecco, ma perché i pacchi vengono smarriti? E cosa succede ai pacchi che nessuno è riuscito a consegnare al destinatario? Scopriamolo insieme!
Perché i pacchi vengono smarriti?
Le spedizioni contemporanee sono monitorate dal momento in cui vengono prese in carico dal corriere o dal servizio di spedizione. Tramite l’uso di specifici codici a barre, infatti, è possibile tracciare un pacco fino all’avvenuta consegna, anche quando attraversa diversi Paesi e diverse fasi di spedizione. Ma allora perché i pacchi vengono smarriti? Le ragioni sono diverse:
- Informazioni errate sul pacco. Può essere un indirizzo scritto male, un numero civico sbagliato, un’informazione incompleta, ma l’esito è lo stesso. Il pacco non può essere consegnato e, se non è possibile avvertire il destinatario, probabilmente non lo sarà mai.
- Errori umani. Ancora oggi il personale umano che lavora nei magazzini dei servizi di spedizione svolge un ruolo fondamentale nel controllo e nello smistamento dei pacchi. Di conseguenza, è possibile che si verifichino errori umani che portano a smarrire un pacco.
- Errori del sistema automatizzato. Non che i sistemi automatizzati siano diversi: anch’essi possono commettere errori. Un’etichetta può essere confusa, un’informazione può essere interpretata in modo errato, e così via.
Da un certo punto di vista, anche la sfortuna può giocare un ruolo particolarmente importante. Magari alcune informazioni subiscono un danno nel corso della spedizione e non è più possibile leggere la destinazione: è raro, ma può succedere.
Dove finiscono i pacchi smarriti?
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Nel momento in cui il codice a barre sul pacco diventa illeggibile, non è detto che il pacco non possa essere consegnato: se le altre informazioni sono presenti, potrebbe essere comunque possibile portare a termine la spedizione o quantomeno riconsegnare il pacco al mittente. In caso contrario, un pacco può finire nella pila dei pacchi smarriti: difficili da identificare, dopo diversi reclami da parte del mittente o del destinatario potrebbe essere possibile individuarli. I tempi sono, come si sarà intuito, decisamente più lunghi.
I pacchi che non presentano informazioni di consegna leggibili e che non vengono reclamati non vengono gettati via. Al contrario, dopo un periodo stabilito dal servizio di spedizione, possono essere messi all’asta o distribuiti fra i dipendenti. Si tratta di una soluzione controversa, ma la cui alternativa sarebbe il macero.
Il destino dei pacchi smarriti e mai reclamati: il caso italiano
Un caso particolarmente interessante vede come protagonista un magazzino postale in Italia, il cui compito è quello di conservare i pacchi impossibili da riconsegnare. Questo labirinto è formato da tantissimi scaffali ordinati pieni di pacchi ormai smarriti da tempo: i dipendenti provano a trovare i destinatari e quindi ultimare le operazioni di smistamento. Tuttavia ciò non è sempre possibile: circa 15 mila pacchi ogni anno non possono essere consegnati e pertanto diventano smarriti. Cosa fare allora?
Un tempo questi oggetti venivano inceneriti, ma negli ultimi anni è stato avviato un progetto insieme all’ente benefico Caritas. I pacchi destinati alla distruzione vengono recuperati e introdotti in un circuito di assistenza e solidarietà, contribuendo anche a ridurre gli sprechi. Insomma: si tratta di pacchi smarriti, ma di certo non perduti.