Perché ci piace la musica? Una questione di emozioni, ma non solo
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Diversi studi scientifici hanno cercato di capire perché la musica ci piace così tanto e qual è la sua funzione. La risposta non è affatto scontata.
La musica risponde al bisogno di identificare pattern
In uno studio del 2018 pubblicato su Nature Neuroscience, il neuroscienziato Robert Zatorre ha rilevato come ci sia un picco di dopamina durante i momenti più attesi di un brano particolarmente apprezzato. Qual è la ragione di questo piacere slegato dai bisogni primari?
Secondo Zatorre, la risposta potrebbe risiedere nella nostra capacità di riconoscere gli schemi, di cercare i pattern e le ripetizioni. Nel corso della nostra evoluzione, il nostro cervello ha imparato a cogliere pattern ambientali e dare risposte immediate agli stimoli.
Da questo punto di vista, ci piace la musica in quanto serie di armonie, melodie e ritmi che soddisfano la nostra percezione degli schemi. Ma, soprattutto, la nostra capacità di prevederli.
Il linguaggio nascosto della musica
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La musica provoca un rilascio di dopamina anche se non direttamente collegata alla nostra sopravvivenza. Allo stesso tempo, però, l’ipotesi che abbiamo appena visto non spiega tutte le emozioni che un brano può suscitare in noi.
Secondo uno studio del 2014, infatti, ascoltare la musica provoca un fenomeno chiamato trascinamento o sincronizzazione: in pratica, il ritmo di un brano si sincronizza con il nostro battito cardiaco e con il nostro respiro.
Simile al trascinamento, poi, è anche l’idea secondo cui la musica si comporta come un vero e proprio linguaggio emotivo. Ne parlano uno studio del 2008 e uno più recente, secondo cui la musica è in grado di evocare 13 emozioni chiave. Il nostro cervello, efficace nel cogliere le sfumature del linguaggio altrui, tratta un brano come se fosse un discorso basato su quel linguaggio.
Perché ci piace così tanto la musica? Non esiste una verità assoluta
La verità è che non lo sappiamo con certezza. Dal punto di vista della nostra evoluzione, la musica in quanto arte di combinare suoni e ritmi non ha una funzione chiara.
Abbiamo visto che ci piace perché ci permette di riconoscere e prevedere dei pattern, come il nostro cervello è ormai abituato a fare, e sappiamo che ci trascina anche grazie al suo linguaggio emotivo.
Eppure non esiste una verità assoluta in grado di spiegare tutte le emozioni che la musica suscita in noi. Si tratta di un’espressione sociale e culturale che si è evoluta in modo indiretto e casuale, ma non solo.
La musica può influenzare il nostro stato d’animo e il nostro umore, nel bene e nel male, ma anche la nostra memoria e le emozioni che associamo a un determinato momento.
Non sarà stata essenziale per la sopravvivenza ma lo è oggi, a suo modo. E forse è proprio per questo che è così difficile capirne le ragioni: in fondo, sappiamo bene perché la musica ci piace, e allo stesso tempo non ne abbiamo idea.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6353111/
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1053811914007514