Spopola il rumore rosa per migliorare la qualità del sonno, ma è una buona idea? Risponde la scienza

di Gianmarco Bonomo

06 Settembre 2024

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Il sonno è fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere generale: passiamo un terzo della nostra vita a dormire, e il resto è influenzato dalla qualità del sonno. Per questa ragione, è fondamentale riuscire a raggiungere le famose otto ore di sonno per notte, con ogni mezzo necessario. C’è chi si affida al suono della TV, chi ai rumori bianchi, chi prende integratori e chi invece preferisce i rumori rosa. Ecco, ma cosa sono questi rumori rosa e davvero possono aiutare a dormire meglio? Scopriamolo insieme!

Cosa sono i rumori rosa e cosa li distinguono dai rumori bianchi

Tutti conosciamo il rumore bianco, se non altro per averlo già sentito nominare da qualcuno. Si tratta di un tipo di rumore che si ottiene combinando tutte le frequenze udibili in modo uniforme: il suono è costante e può mascherare rumori fastidiosi, aiutandoci a prendere sonno. E per quanto invece riguarda il rumore rosa? Di cosa si tratta?

In modo molto simile al rumore bianco, anche il rumore rosa contiene tutte le frequenze udibili dall’essere umano, che tuttavia variano di intensità. Più alta è la frequenza e più basso il volume, che decresce di circa 3 decibel per ciascuna ottava. Si tratta di una differenza che può sembrare minuscola e che tuttavia rende il rumore rosa più morbido e piacevole rispetto al rumore bianco. Perfetto per prendere sonno, si potrebbe dire.

Il rumore rosa può migliorare la qualità del sonno?

Warrakkk/Wikimedia Commons - CC BY-SA 3.0

La domanda è lecita, soprattutto considerando le somiglianze con il rumore bianco. A chiedersi se il rumore rosa possa migliorare la qualità del sonno sono stati anche diversi team di ricercatori, che hanno condotto diversi studi al riguardo, con esiti piuttosto sorprendenti:

• uno studio del 2016 ha analizzato gli effetti del rumore rosa sui giovani adulti, e ha scoperto che la stimolazione acustica potrebbe migliorare l’attività delle onde lente del cervello, legate al sonno profondo;
• nel 2017, il dott. Roneil Malkani e il suo team hanno monitorato un gruppo di anziani, in cui l’esposizione al rumore rosa durante il sonno ha portato a miglioramenti nella fase profonda e nei test di memoria effettuati la mattina successiva;
• il 2023 ha visto un altro studio, che tuttavia non ha riscontrato sostanziali differenze nel sonno di alcuni studenti universitari, di cui alcuni sono stati esposti al rumore rosa mentre altri hanno avuto il ruolo di gruppo di controllo.

Insomma, due ricerche hanno dimostrato le potenzialità del rumore rosa nel migliorare la qualità del sonno, mentre una soltanto non ha mostrato grandi cambiamenti. Purtroppo, però, i primi due studi sono stati condotti rispettivamente su 16 e 13 partecipanti, mentre lo studio del 2023 ha visto la partecipazione di 72 volontari. Una differenza notevole.

Dormire con il rumore rosa o no?

Da quanto abbiamo visto, è ancora presto per dare una risposta definitiva ma, allo stesso tempo, è bene evitare di sottoporsi al rumore rosa durante il sonno. Secondo l’ultimo studio, infatti, non solo non ci sono stati miglioramenti ma non è neanche possibile prevedere gli eventuali effetti indesiderati sulle funzioni cerebrali a lungo termine. Certo, di contro c’è la consapevolezza che la maggior parte delle persone va a dormire troppo tardi e non dorme a sufficienza. Inoltre, una ricerca scientifica ha dimostrato come bastino due notti insonni per sentirsi molto più vecchi.

Insomma, la questione della qualità del sonno è oggi più importante che mai, e pertanto è comprensibile questo ricorso al rumore rosa. Proprio per questo, però, è anche importante ricordare come non si tratti di un rimedio magico, e che anzi siano altre le buone pratiche da seguire prima di addormentarsi. Ritmi di sonno e veglia regolari, minori distrazioni soprattutto da smartphone e TV, temperatura fresca in camera, lenzuola e cuscini di buona qualità sono tutti elementi fondamentali di un buon sonno. Solo, fanno meno notizia, ma non sono meno efficaci.